Ipotesi su Maria by Vittorio Messori

Ipotesi su Maria by Vittorio Messori

autore:Vittorio Messori [Messori, Vittorio]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-04-24T12:34:01+00:00


Capitolo XXV

PRIVILEGI. E ALTRO

Qualche ulteriore briciola, o scheggia, cominciando con l’osservare che ci sono oggi teologi cattolici che contestano i col eghi di prima del Concilio per avere costruito quel a che chiamano la

«mariologia dei privilegi». La mariologia, cioè, che sottolinea l’unicità di Maria: la sola «Madre di Dio»; la sola preservata dal peccato originale; la sola già assunta in cielo in corpo e anima; la sola che abbia diritto a un culto speciale, per il quale si è creato un nome altrettanto speciale («iperdulia»); e via seguitando…

Non c’è da stupirsi di una simile contestazione. In effetti, anche la teologia – come ogni attività umana

– è influenzata da quel o che i tedeschi chiamano Zeit-Geist, lo «spirito del tempo». Ebbene: tutto lo

«spirito» che contrassegna i secoli moderni, almeno in Occidente, è egualitario, è nemico di ogni privilegio. Non è proprio per questo che si sono fatte le rivoluzioni?

Naturalmente, ottenendo con quel e, come primo e spesso unico risultato, la creazione di nuove caste privilegiate, ancor più esclusive del e precedenti e, per giunta, ammantate di ipocrisia. Il marxismo, anche in questo, è stato esemplare, con i suoi gerarchi al riparo nel e loro comode dacie, con i negozi riservati a chi disponeva di moneta occidentale, con i suoi servizi esclusivi per i membri più influenti del partito.

È comunque chiaro che è proprio l’al ergia moderna a ogni «privilegio» che ha condotto – magari inconsciamente – qualche teologo a un’insofferenza simile anche in campo mariologico. Se non addirittura cristologico. La modernità non è stata forse contrassegnata dal tentativo di sostituire Dio con l’Uomo? Ma, al ora: come tol erare che a un uomo solo – Gesù di Nazareth – venisse riconosciuto un rango divino? Perché, se proprio doveva avvenire, unicamente a lui e non a tutti? Un inaccettabile privilegio, anche qui, al a pari di «assunzione» e «Concezione Immacolata» per la Madre.

Dunque, Gesù deve rientrare nei ranghi, puri e semplici, del ’umanità; e Maria, in quel i del a Chiesa, tra sorel e e fratel i al a pari di lei. Anche questa è «democrazia», perbacco! Basta con i favoritismi!…

Non vogliamo, ovviamente, metterla in termini così caricaturali. Quel che ci preme è non perdere la consapevolezza che – in ogni tempo, ma oggi soprattutto, vulnerabili come siamo al o «spirito del tempo» – la riflessione teologica anche apparentemente più oggettiva paga un tributo al e prospettive che vanno per la maggiore. Dunque, anche certe tirate contro i «privilegi mariani» vanno prese sul serio, ma non sul tragico. Al a pari, del resto, di ogni cosa umana.

Di quanto abbiamo detto, ecco che abbiamo ennesima conferma sfogliando un giornale fatto da cattolici preoccupati di definirsi «consapevoli» e «critici». Ma sembra esserci ben poco spirito critico in un violento articolo contro quel i che vengono definiti «presunti messaggi del e apparizioni mariane».

Simili messaggi – anche quel i la cui autenticità è stata riconosciuta dal a Chiesa – secondo questi cattolici «il uminati» sarebbero da respingere, da considerare falsi, in quanto incompatibili con il Vangelo.



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