La Casa delle Salamandre by Stefano Di Marino

La Casa delle Salamandre by Stefano Di Marino

autore:Stefano Di Marino [Di Marino, Stefano]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2023-06-07T12:00:00+00:00


28

La magia del grande schermo. Bas ne era stato sedotto sin da ragazzo e, pur non essendo un adoratore del cinema come Mario, ne comprendeva il fascino ammaliatore ogni volta che si spegnevano le luci e lo schermo dava vita a un altro universo. Soprattutto nei film in bianco e nero trovava una realtà differente, la cui diversità, rispetto a quella di tutti i giorni, ipnotizzava i sensi portandoti in un altro mondo. Un universo dove le regole della quotidianità subivano un mutamento, erano simili ma allo stesso completamente differenti da quelle conosciute.

La sequenza iniziale di I lunghi capelli della morte ebbe sicuramente un impatto fortissimo sull’immaginazione di Bas, in quei giorni già sollecitata in maniera potente. Barbara Steele, nei panni della strega, muoveva sensazioni e stimolava collegamenti che Bas, sino a quel momento, aveva tenuto a freno. Di certo Mario aveva programmato la serata con grande anticipo, ma come non immaginare che la sua mente avesse già tracciato una linea tra Valyssa Vardi e il personaggio interpretato dalla Steele? Tutta la messinscena di quel primo quadro cinematografico sembrava ricordare le immagini del Rogo. Pur nell’iconografia classica del genere, Bas coglieva elementi di originalità. Soprattutto rimase colpito dall’intensità dello sguardo della Steele, che pure aveva conosciuto come persona amabilissima. Sullo schermo, nella finzione scenica, si trasfigurava. Per qualche minuto Bas ebbe l’illusione che la condannata, stretta dalle fiamme che divoravano le fascine intorno a lei, fosse davvero Valyssa Vardi che urlava maledizioni.

Un anatema che si era perpetuato nei secoli. Contro l’inquisitore e, probabilmente, contro coloro che l’avevano tradita.

Era possibile che, nel ventunesimo secolo, qualcuno avesse raccolto la sua eredità e fosse già arrivato a uccidere una volta per interpretare il dipinto di Morandi?

Al suo fianco Delia si mosse sul sedile.

«Scusami» sussurrò mentre si alzava. «Vado in bagno. Torno subito.»

Gli sfiorò nuovamente le dita, con quel gesto un po’ da madre e un po’ da amante, come per rassicurarlo che sarebbe rientrata dopo pochi attimi, poi sgusciò via china per non disturbare gli altri spettatori.

Bas si sentì colpito da quell’improvviso e temporaneo abbandono. “Sono uno stupido?” pensò. Si volse per cercarne la sagoma nel buio. Ebbe solo una rapida visione della figuretta che superava il tendone di accesso alla sala e si dirigeva verso l’atrio, dove si trovavano le toilette. Bas tornò alla visione del film, di nuovo consapevole della presenza del pubblico intorno a sé.

Movimenti nel buio.

Cinque, dieci minuti, forse. Bas si sentì pervadere da una strana frenesia. La curiosità di scoprire se l’assenza di Delia era dovuta solo a una normalissima necessità oppure se c’era qualcos’altro che l’aveva spinta a muoversi in quella sala buia affollata di volti noti, ciascuno con la sua storia, ciascuno con il suo segreto.

“Devo assolutamente parlarti… Ho scoperto una cosa…”

Le parole sussurrate da Elena con urgenza tornavano nella mente di Bas. Cospirazione o illusione. La pazienza, in quei giorni, non era dalla sua, perciò si alzò e rapidamente raggiunse il corridoio. Scostò il tendone e si ritrovò nell’atrio che, in quel momento, appariva come una grande voliera vuota, caratterizzata da un arredamento che rimandava a epoche lontane.



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