La Notte dei Prodi (Re e Stregoni Libro 6) by Morgan Rice

La Notte dei Prodi (Re e Stregoni Libro 6) by Morgan Rice

autore:Morgan Rice [Rice, Morgan]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Juvenile Fiction, Fantasy & Magic, Fiction, Epic, Science Fiction, Fantasy
ISBN: 9781632916051
Google: MW-8CwAAQBAJ
editore: Morgan Rice
pubblicato: 2016-03-13T23:00:00+00:00


CAPITOLO VENTUNO

Duncan galoppava verso sud, conducendo i suoi uomini attraverso la stretta Gola del Diavolo, il vento nei capelli, il cuore che batteva forte sapendo che sarebbe potuta essere l’ultima battaglia della sua vita. Lanciò un grido di battaglia, ispirando i suoi uomini dietro di lui, tutti esultanti insieme a lui mentre passava nella stretta apertura, le scogliere da una parte e il mare impetuoso dall’altra. Dietro di loro si udiva il tonante rombo delle centinaia di migliaia di Pandesiani che li inseguivano, facendosi di minuto in minuto più vicini. Era come se la morte li stesse attaccando. Duncan si guardò alle spalle e vide che erano a poche centinaia di metri da loro. Avevano abboccato. Da quanto erano vicini, una mossa falsa avrebbe significato morte certa.

Quella manovra era tanto avventata che Duncan non aveva scelta. Doveva attirare l’esercito pandesiano attraverso la Gola. Se fosse stato fortunato avrebbe potuto tornare indietro dall’altra parte e scivolare nelle gallerie riunendosi ai suoi uomini, stando insieme a loro nell’opporre resistenza nella Gola stessa. Altrimenti sarebbe morto lì, in quell’attraversamento. Ad ogni modo, i Pandesiani sarebbero stati ingannati da Escalon.

La Gola del Diavolo, il posto più famoso di Escalon, il terreno che metteva alla prova i più grandi guerrieri che attraversassero quella terra, sarebbe stata messa alla prova. Non c’era altro modo in cui lui e le sue poche centinaia di uomini potessero resistere contro centinaia di migliaia di soldati.

I corni suonavano ripetutamente, Duncan felice di udire i suoi uomini che seguivano i suoi ordini aiutando ad ingannare i Pandesiani. I Pandesiani non rallentavano neppure, ma Duncan non si aspettava che lo facessero: sapeva bene che pochi comandanti erano tanto disciplinati da trattenere un inseguimento verso ciò che sembrava una vittoria certa. Nella sua esperienza gli eserciti con grandi numeri finivano sempre preda di trappole sanguinarie.

Mentre Duncan cavalcava, pensava al resto del suo esercito che aveva lasciato dall’altra parte della Gola, centinaia di grandi guerrieri che si nascondevano nel profondo delle scogliere in attesa che i Pandesiani passassero. Avrebbero chiuso l’esercito pandesiano fuori da Escalon una volta per tutte, intrappolandoli dall’altra parte di quella parete insormontabile di montagne. Ovviamente così facendo avrebbero sigillato all’interno anche Duncan. Duncan era desideroso di fare quel sacrificio, di sfruttare la possibilità e vedere se i passaggi segreti che passavano sotto le montagne lo avrebbero condotto dall’altra parte permettendogli di riunirsi ai suoi uomini. Aveva magre possibilità di sopravvivenza, e per niente provate. Eppure era la possibilità che doveva provare. Dopotutto era l’unico modo di salvare la sua patria.

Duncan si sentì sollevato quando lui e i suoi uomini finalmente fecero irruzione fuori dalla gola, in campo aperto, fuori dallo stretto passaggio, dall’altra parte. Era bello essere di nuovo fuori, alla luce del sole, fuori dai claustrofobici confini della Gola del Diavolo. Galoppò verso sud, tutti i suoi uomini che gridavano e suonavano i corni, sollevando una nuvola di polvere. Erano grida liberatorie di uomini che stavano galoppando incontro alla morte e che non avevano niente da perdere.

Ora che erano



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