La profezia del Don (Italian Edition) by Andrea Gallo & Loris Mazzetti

La profezia del Don (Italian Edition) by Andrea Gallo & Loris Mazzetti

autore:Andrea Gallo & Loris Mazzetti [Gallo, Andrea]
La lingua: ita
Format: epub
editore: PaperFIRST
pubblicato: 2018-04-10T05:00:00+00:00


Dimmi chi escludi e ti dirò chi sei

Don Gallo, la “turbolenza” lo ha accompagnato per tutta la vita: sempre in cammino lungo i marciapiedi di Genova e le autostrade italiane.

A ottant’anni compiuti il Don percorreva, con l’auto della Comunità, non meno di centomila chilometri, in certi anni ne aveva fatti anche duecentocinquanta mila in dodici mesi. La Comunità cambiava auto ogni due anni, sempre rigorosamente a metano per inquinare il meno possibile.

Tutte le sere tornava a casa, non gli piaceva dormire in albergo, il suo fuso orario era diverso da quello degli altri. Poi, non sarebbe mai andato a dormire prima di essere passato nelle zone della stazione, del porto, a incontrare gli ultimi, a dare misericordia. Lo faceva tutte le notti. Quando rimaneva a Genova la cena era d’obbligo alla trattoria della Comunità: A’ Lanterna, ravioli, pesce e vino rosso. Durante i viaggi su e giù per la Penisola, tappa fissa era l’autogrill. «Prendi il riso, non sbagli mai», il suo consiglio. Domenico Chionetti, per tutti “Megu”, ha raccontato al giornalista Alessandro Cassinis del Secolo XIX che una sera d’agosto a Genova, stranamente, il Don decise di andare al cinema a vedere Leoni per agnelli, regia di Robert Redford, Tom Cruise e Meryl Streep i protagonisti. Fece uno strappo alla regola, prima del film cenò dalla Rina, la trattoria preferita dal presidente Pertini. Quella sera fu un’eccezione nella vita del Don, dovuta ad un picco di noia: non sopportava il mese d’agosto. Diceva: «La gente va in ferie, l’emarginazione no».

Ma torniamo nella sua stanza in Comunità. All’interno vi è anche una scrivania con il piano consumato, con sopra il Crocifisso in metallo con la scritta Dimmi chi escludi e ti dirò chi sei, quello regalato dai ragazzi dell’ex nave riformatorio Garaventa e messo a fianco del feretro durante la camera ardente; una lampada Ikea con una cartolina raffigurante la bandiera della Pace incastrata nella base, il posacenere per l’immancabile toscano. Di fianco, un mobiletto pieno di carte, ritagli di giornali, appunti con sopra La Sacra Bibbia. A portata di mano, appeso al muro, sopra al piccolo mobile, un altro Crocifisso in metallo di arte contemporanea. Dalla parte opposta, sempre sul muro, sono affissi due quadri, posizionati sopra al letto, uno con la foto classica del Don in primo piano, cappellaccio mentre sta fumando il toscano; l’altro, una tela con la Madonna e il bambino Gesù in braccio, adorata dai frati trinitari, il cui ordine, fondato da Giovanni de Matha, univa il culto della Santissima Trinità all’opera di liberazione della schiavitù. I frati salivano sulle navi che arrivavano al porto e riscattavano gli schiavi morenti. Nella chiesa della Comunità, all’entrata, vi è un altro dipinto che rappresenta il fondatore dell’ordine che abbraccia due schiavi: uno bianco e l’altro di colore. Quell’antico dipinto rappresenta ciò che è sempre stata la parrocchia di San Benedetto al Porto: simbolo dell’accoglienza.

La scrivania è appoggiata a una piccola libreria con i testi più amati e costantemente riletti da don Gallo.

Di Ernesto Balducci, uno degli autori prediletti, Gli ultimi tempi e Il Vangelo della Pace.



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