La trappola delle leggi by Bernardo Giorgio Mattarella

La trappola delle leggi by Bernardo Giorgio Mattarella

autore:Bernardo Giorgio, Mattarella [Mattarella, Bernardo Giorgio]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Diritto, Studi e Ricerche
ISBN: 9788815304445
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2011-10-14T22:00:00+00:00


2. Analisi di impatto e motivazione

Le difficoltà dell’Air riflettono, per diversi aspetti, i problemi dell’ordinamento normativo italiano. Per rendersene conto, può tornare utile un paragone con un istituto tipico del diritto amministrativo: la motivazione del provvedimento.

Vi è, ovviamente, una differenza fondamentale tra l’Air e l’Atn, da un lato, e la motivazione degli atti giuridici, dall’altro: la seconda accompagna gli atti già perfetti, le prime accompagnano proposte di atti, in vista delle fasi ulteriori del procedimento. Inoltre, dal punto di vista del contenuto, vi sono differenze, in particolare per quanto riguarda l’Atn, che in definitiva serve – tra l’altro – a verificare che le disposizioni normative siano scritte bene, utilizzando le parole giuste, facendo citazioni e rinvii in modo corretto e così via: aspetti che vanno sempre considerati, quando si elabora un atto giuridico, ma che non richiedono di essere considerati nella sua motivazione.

D’altra parte, all’Atn attengono anche aspetti relativi al rispetto dei limiti del potere normativo (per esempio, il rispetto delle competenze delle regioni o del diritto comunitario): aspetti che – per quanto riguarda il provvedimento amministrativo – sono considerati in quella parte della motivazione che viene chiamata «giustificazione». Similmente, l’Air attiene alle ragioni per le quali l’atto normativo viene emanato, e alle ragioni per le quali viene emanato con un certo contenuto: con riferimento alle quali, per il provvedimento amministrativo, si parla di «motivazione in senso stretto». Nel complesso, vi è una almeno parziale corrispondenza tra il contenuto di Air e Atn e il contenuto di quella che, a proposito del provvedimento amministrativo, Massimo Severo Giannini chiamava «motivazione in senso largo»[9]. Naturalmente, peraltro, l’Air dovrebbe dare luogo a un «discorso giustificativo»[10] più approfondito rispetto a quello normalmente richiesto per i provvedimenti amministrativi, più simile forse alle motivazioni dei provvedimenti di alcune autorità indipendenti.

Da questo parallelo derivano alcune indicazioni utili. In primo luogo, la motivazione serve innanzitutto a indicare le ragioni che rendono necessaria l’emanazione del provvedimento e la fanno preferire alla mancata emanazione di esso, cioè al mancato esercizio del potere. In altri termini, l’Air deve non solo «motivare», ma anche «giustificare» l’atto normativo.

In secondo luogo, l’Air, come la motivazione, ha una dimensione formale e una dimensione sostanziale, che devono essere compresenti: deve esserci ed essere completa, ma deve essere anche convincente, facendo riferimento al contenuto del provvedimento e alle ragioni per le quali le scelte in esso racchiuse sono corrette. Per la motivazione, si è storicamente affermato prima il profilo formale: poi i giudici amministrativi hanno imposto anche quello sostanziale, non accontentandosi di quanto le amministrazioni scrivevano nei provvedimenti, ma verificandone la veridicità. Per l’Air, probabilmente questo passaggio non è ancora compiuto, perché essa viene per lo più compiuta sulla base di un questionario, che i ministeri proponenti compilano in modo un po’ affrettato, e si limita a descrivere il contenuto dispositivo dei provvedimenti proposti.



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