L'alfabeto dei sentimenti by Maria Rita Parsi

L'alfabeto dei sentimenti by Maria Rita Parsi

autore:Maria Rita Parsi [Parsi, Maria Rita]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


“Gelo” in ufficio

Ritrovare il dialogo con le colleghe si può. Basta aprirsi in modo schietto.

Da cinque mesi lavoro in un ufficio notarile, in cui siamo cinque donne. I nostri rapporti sono improntati a grande cameratismo. Loro si raccontano abitualmente le loro avventure amorose, spesso anche in toni particolarmente piccanti. Un giorno mi hanno sollecitato a fare altrettanto. Non ho potuto esimermi dal confessare che sono un’assistente sociale volontaria e che ho fatto voto di castità. Da allora, in ufficio è sceso il gelo e mi sento in colpa per aver tolto alle colleghe la spensieratezza cui hanno diritto.

Nicoletta (Verona)

Mi sembra di capire che l’origine dello strappo tra Nicoletta e le colleghe sia nel suo silenzio, che ha finito con l’essere fonte di confusione e di incomprensione. È infatti probabile che non siano state la scelta di vita e la castità di Nicoletta a congelare la comunicazione in ufficio, bensì il silenzio, che ha catturato la curiosità del gruppo, spingendolo a giudicare le diverse scelte sessuali fatte da Nicoletta. Anche la castità è espressione di una vita affettiva e sessuale, che viene sospesa, come dono prezioso a un “amore superiore”. È una rinuncia, però, che non significa non sentire e non desiderare, ma piuttosto controllare gli impulsi e sublimarli, affinché lo spirito tenda a un bene infinito ed eterno. A volte, invece, la castità è espressione di un disagio profondo nei confronti della sessualità, spesso conseguenza di un’educazione moralistica (o di esperienze traumatiche). In questo caso la castità maschera la paura per tutto ciò che riguarda il sesso. Ma come si distingue la castità del primo tipo (frutto di superiore tensione morale e spirituale) da quella “patologica” del secondo tipo? Dalla serenità e dalla normalità con cui la “si indossa”. In pratica, la scelta serena della castità, che è una scelta normalissima, si riflette anche nella normalità delle relazioni sociali. Ecco perché chi decide di rinunciare al sesso non ha problemi a scambiarsi le confidenze con chi invece il sesso lo pratica. Ed ecco perché, quando invece si ha difficoltà a parlarne, gli altri percepiscono la scelta della castità come un’“anomalia” psichica. Suggerisco quindi innanzitutto alla lettrice di chiedersi: «Perché ho fatto voto di castità?». Se si è trattato di una decisione genuina non dovrebbe avere difficoltà a spiegarne le ragioni. Nicoletta, insomma, deve allenarsi a trovare le parole per presentarsi alle colleghe in maniera più autentica e schietta. Poi, deve cercare di rompere il ghiaccio, accettando di confrontarsi al loro livello di conversazione: di sicuro sarà un piacere arricchirsi a vicenda partendo da concezioni della vita tanto diverse… Nicoletta confidi dunque senza remore le gratificazioni della propria vita “asessuata” con lo stesso, franco modo in cui le colleghe narrano le loro di donne sessualmente appagate. Il dialogo è una scelta importante per ricostruire un buon rapporto di lavoro e per instaurare di nuovo un clima più disteso e intimo. Sarà un piacere condividere con le colleghe il sollievo per il venir meno della tensione che la rottura dell’armonia ha generato.



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