L'artiglio del leone by Gortner C. W

autore:Gortner C. W. [W., Gortner C.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Mystery & Detective, Historical, Fiction, Action & Adventure
ISBN: 9788863803907
Google: Huj0sbhhvEsC
editore: Corbaccio
pubblicato: 2012-02-22T23:00:00+00:00

Diciotto

La sua dichiarazione fu seguita da un silenzio assordante. Mi stupii dello shock che provavo, tuttavia: non è che in fondo si fosse comportata in modo inaspettato. Mi domandai inoltre come mai tentassi ancora di convincerla a cambiare idea: «È impossibile. Non possiamo entrare. E, anche se potessimo, le stanze di Sua Maestà sono troppo ben sorvegliate. Non potremmo mai uscirne».

Elisabetta mi gelò con uno sguardo di pietra. «Forse prima di rinunciarci dovremmo chiederlo a Master Fitzpatrick, il quale ha dormito ai piedi di mio fratello in tutti questi anni. Lui saprà di certo se è davvero impossibile.» Si girò verso Barnaby: «Esiste un modo di entrare negli appartamenti di Edoardo senza venire catturati?»

Con mia sorpresa, Barnaby assentì. «C’è un passaggio segreto che porta alla camera da letto. Nei tempi passati veniva usato da Sua Maestà il vostro defunto padre. L’ultima volta che ho controllato, il duca non vi aveva messo nessuno di guardia. Però devo avvertirvi che, nel caso invece fosse sorvegliato, l’unico modo di uscire è attraverso gli appartamenti, che sono infestati dai suoi tirapiedi.»

«Correrò il rischio.» Elisabetta guardò di nuovo me. «Non cercare di trattenermi. Se vuoi aiutarmi, aiutami. Altrimenti potrai aspettarmi al cancello. Però io devo andarci. Devo vedere mio fratello prima che sia troppo tardi.» Fece una pausa. «Io... devo dirgli addio.»

Le sue parole mi rimescolarono l’anima: stavolta sì che le capivo.

Barnaby si fece avanti. «Vi accompagnerò io, Vostra Grazia.» Mi scoccò un’occhiata. «Vedrete che sarò in grado di condurvi da Sua Maestà e poi di riportarvi sana e salva al cancello.»

«Grazie, Barnaby.» Elisabetta non mi staccava gli occhi di dosso. Alla fine ammisi la mia sconfitta con un sospiro, spingendo lo sguardo oltre lei fino al palazzo, con le sue file di finestre illuminate. Lo spettacolo di fuochi d’artificio era finito. Furtive nubi temporalesche trasudavano una fragrante umidità. I festeggiamenti avrebbero presto raggiunto il loro culmine, con la corte che ingurgitava vino in quantità e si scatenava in danze febbrili di fronte alla coppia imbronciata sotto il palco. Il duca sarebbe stato costretto a partecipare e a tenere attentamente d’occhio i nobili, dato che il re non era comparso come promesso per benedire le nozze. Se mai c’era stato un momento giusto per intrufolarsi negli appartamenti reali, era proprio quello. Perché, allora, avevo un terribile presentimento?

«Ash Kat ha mandato a dire che sono indisposta», disse Elisabetta, equivocando il motivo del mio silenzio. «I miei disturbi di stomaco e i miei mal di testa sono ben noti, per non parlare del mio caratteraccio quando vengo infastidita. Inoltre il duca sa bene cosa mi ha detto oggi pomeriggio e non avrà voglia di sfidare troppo la sorte. Naturalmente non l’ho raccontato a Robert, ma il fatto è che non ho rifiutato del tutto la proposta di Northumberland. Mi sono limitata a rispondere che avevo bisogno di tempo per considerare la sua offerta.»

Sorrise gelida. «Ovviamente quel tempo scadrà presto, ma, a meno che non decidano di buttare giù la porta della mia camera da letto, per adesso nessuno oserà importunarmi.

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