Le 95 tesi by Martin Lutero

Le 95 tesi by Martin Lutero

autore:Martin Lutero [Lutero, Martin]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Edizioni Studio Tesi
pubblicato: 2021-01-06T23:00:00+00:00


Il battesimo

Benedetto Dio, padre del nostro Signore Gesù Cristo, che per la ricchezza della Sua misericordia conservò almeno questo unico sacramento puro e incontaminato da interventi degli uomini e ne lasciò libero l’uso per tutte le genti e per tutti i ceti, e non sopportò che fosse reso strumento di fosco guadagno e di superstiziosa empietà. Evidentemente Egli volle iniziare con esso e santificare con la fede più semplice i piccoli, che non sono capaci di avidità e di superstizione: a loro principalmente giova oggi il battesimo. Se si dovesse dare a chi è adulto, non mi sembra che la Sua forza e la Sua gloria avrebbero potuto resistere, soffocate dall’avidità e dalla superstizione che hanno distrutto in noi tutto ciò che è divino. Senza dubbio, anche qui l’astuzia umana avrebbe escogitato cerimonie preparatorie e dignità, e poi riserve e restrizioni e altre reti simili per estorcere denaro, sicché l’acqua battesimale oggi si venderebbe cara quanto la pergamena.

Ma Satana, non potendo spegnere la forza del battesimo nei piccoli, riuscì tuttavia a estinguerla negli adulti, al punto che ormai non c’è quasi nessuno che si ricorda d’esser stato battezzato e neppure se ne gloria, poiché sono state trovate tante altre vie per rimettere i peccati e per venire in cielo. Offrì occasione a queste opinioni errate l’espressione di san Girolamo, male formulata o male intesa, con cui chiama la penitenza seconda tavola di salvezza dopo il naufragio[148], quasi che il battesimo non lo sia anch’esso. Quando siano caduti nel peccato, persa la speranza di salvarsi con la prima tavola, cioè con la nave, si affidano alla seconda, cioè alla penitenza. Così si sviluppò l’infinito peso dei voti, delle cerimonie, delle soddisfazioni, dei pellegrinaggi, delle indulgenze, delle congregazioni, e quel mare di libri, discussioni, opinioni e invenzioni umane su tali argomenti che straripano fuori dal mondo e che soffocano la Chiesa di Dio peggio di quanto mai fecero con gli Ebrei o un altro popolo. Sarebbe stato compito dei pontefici eliminare, invece, tutto ciò, e richiamare i cristiani con ogni cura a capire con chiarezza il loro battesimo e quindi che cosa è e deve fare un cristiano. Al contrario, l’unico loro impegno, oggi, è rivolto ad allontanare il più possibile dal battesimo i popoli e a sprofondare tutti nel diluvio della loro tirannia, facendo in modo che il popolo di Cristo, come dice il profeta[149], lo dimentichi completamente. Infelici quegli uomini che oggi si chiamano col nome di pontefici, e non solo non sanno e non compiono niente che sia degno di quel nome, ma ignorano perfino ciò che devono sapere e fare! Essi adempiono la parola di Isaia (56, 10): «I suoi guardiani sono tutti ciechi, sono tutti ignoranti, gli stessi pastori non hanno intelligenza, tutti hanno deviato dalla loro via, ciascuno s’è orientato al proprio interesse...».

Per prima cosa, dunque, nel battesimo è da garantire la promessa divina, che dice: «Chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo»[150]. Questa promessa supera di una misura imparagonabile tutte le pompe delle opere, dei voti, e di qualsiasi altro elemento umano che vi sia stato associato.



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