Le cronache di Magnus Bane - 9. L'ultima sfida dell'Istituto di New York by Sarah Rees Brennan & Cassandra Clare & Maureen Johnson

Le cronache di Magnus Bane - 9. L'ultima sfida dell'Istituto di New York by Sarah Rees Brennan & Cassandra Clare & Maureen Johnson

autore:Sarah Rees Brennan & Cassandra Clare & Maureen Johnson
La lingua: ita
Format: azw3, mobi
Tags: Horror, Fiction
ISBN: 9788852047213
editore: Edizioni Mondadori
pubblicato: 2014-02-07T23:00:00+00:00


New York

~ 1993 ~

La vita degli stregoni era una vita fatta di immortalità, magia, incantesimi ed emozioni, epoca dopo epoca.

A volte, però, anche Magnus aveva voglia di restare in casa a guardare la televisione come tutti gli altri. In quel momento era rannicchiato sul divano insieme a Tessa, e insieme stavano guardando la versione per la TV di Orgoglio e pregiudizio con lei che si lamentava di quanto il libro fosse molto meglio.

— Non è quello che Jane Austen avrebbe voluto. Se vedesse questa roba, sono sicura che ne sarebbe inorridita!

Magnus uscì dalla sua posizione raccolta e si mise in piedi accanto alla finestra. Aspettavano la cena a domicilio da un ristorante cinese, e lui stava morendo di fame dopo una lunga giornata dedicata all’ozio e al vizio. Niente ragazzi delle consegne in arrivo, purtroppo. L’unica persona per strada era una giovane donna che si stringeva al petto un bambino per proteggerlo dal freddo. Camminava veloce, sicuramente diretta a casa.

— Anzi: se Jane Austen vedesse questa roba, penso che urlerebbe come una disperata: “Ci sono dei diavoletti dentro a quella scatola! Fate venire un esorcista!” e poi picchierebbe la tv con il suo ombrellino per il sole.

Suonarono alla porta e Magnus distolse lo sguardo dalla strada.

— Finalmente! — esclamò prendendo la banconota da dieci dollari che aveva appoggiato sul tavolino dell’ingresso e aprendo per far entrare il facchino. — Mi serve un po’ di manzo con broccoletti prima di potermi sorbire un’altra dose di Signor Darcy. È una verità universalmente riconosciuta che, se guardi troppa televisione a stomaco vuoto, poi ti casca la testa.

— Se ti cascasse la testa — ribatté Tessa — l’intero settore della cura del capello subirebbe una crisi devastante.

Magnus sorrise e si accarezzò la chioma, che in quel periodo gli scendeva morbidamente fino al mento. Aprì la porta, ancora con le mani fra i capelli, e si ritrovò di fronte a una donna con una criniera di riccioli rossi. Teneva in braccio un bambino. Era la stessa donna che aveva visto un istante prima in strada… Fu sorpreso di vedere sulla soglia di casa sua una persona dall’aspetto così… mondano.

La giovane indossava dei jeans larghi e una t-shirt multicolore sfumata. Riabbassò la mano probabilmente alzata per bussare e lui notò per un secondo, sulla sua pelle, delle cicatrici sbiadite e argentee. Ne aveva viste troppe di quel genere per non sapere cosa fossero.

Quella sconosciuta portava i Marchi dell’Alleanza, resti di antiche rune come reliquie. Allora mondana non lo era nemmeno un po’. Era una Shadowhunter, anche se priva di Marchi recenti e della divisa.

Non era lì in veste ufficiale. In altre parole, guai in vista.

— Chi sei? — le chiese.

La donna deglutì. — Sono Jocelyn Morgenstern.

Il suono di quel nome rievocò in Magnus ricordi vecchi di anni. La lama che gli trapassava la schiena, il sapore del sangue… Gli venne voglia di sputare.

La moglie del mostro alla sua porta. Non riusciva a staccarle gli occhi di dosso.

Anche lei lo stava fissando. Sembrava paralizzata dal suo pigiama, e francamente Magnus ne fu offeso.



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