L'effetto placebo by Fabrizio Benedetti

autore:Fabrizio Benedetti [Benedetti, Fabrizio]
La lingua: ita
Format: epub, azw3
Tags: Psicologia, Quality paperbacks
editore: Carocci editore S.p.A.
pubblicato: 2013-05-14T22:00:00+00:00

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Sport e doping

Così come avviene per i farmaci usati nella routine della pratica medica, anche le sostanze utilizzate per aumentare la performance fisica possono indurre potenti risposte placebo. Esistono infatti nel mondo dello sport molte sostanze chimiche, dalle vitamine agli psicostimolanti e dagli ormoni agli integratori alimentari, la cui somministrazione è intrisa di una forte componente psicologica che induce aspettative positive di migliore performance fisica e maggiore tolleranza al dolore e alla fatica.

In uno studio sugli effetti degli steroidi anabolizzanti in atleti sollevatori di pesi effettuato circa 40 anni fa, si era già notato che la somministrazione di un placebo aumentava la performance fisica di circa il 10%, un incremento enorme se si pensa che anche solo l’1% potrebbe fare la differenza in una competizione olimpica per ottenere la vittoria. Studi successivi sul sollevamento pesi e su prove ciclistiche di resistenza hanno trovato che un placebo creduto uno steroide anabolizzante può incrementare la performance del 4%. Ma la cosa più interessante è che, se a un certo punto si informano gli atleti che sono stati ingannati e che la sostanza somministrata non era niente altro che un placebo, la performance crolla improvvisamente e torna ai valori normali. Ciò indica chiaramente che le aspettative dell’atleta giocano un ruolo di primo piano. Questi effetti sono dipendenti anche dall’entità dell’aspettativa. Se ai soggetti viene dato un placebo e viene loro detto che è un placebo (nessuna aspettativa di miglioramento) o una dose bassa di caffeina (aspettativa bassa) o una dose alta di caffeina (aspettativa alta), la performance dipende strettamente da queste suggestioni verbali. Infatti, nel caso di nessuna aspettativa la performance diminuisce dell’1,4%, nel caso dell’aspettativa bassa aumenta dell’1,3% e nel caso dell’aspettativa alta aumenta del 3,1%.

Così come avviene nella clinica, anche nello sport è presente l’effetto nocebo. In questo caso, aspettative negative inducono un peggioramento della performance fisica. Per esempio, opposte suggestioni verbali sono state date a corridori che dovevano eseguire uno sprint di 30 metri. Coloro a cui era stato preannunciato un miglioramento della performance hanno aumentato la velocità nello sprint, mentre coloro a cui era stato preannunciato un peggioramento hanno mostrato una diminuzione della velocità.

Recentemente è emerso un problema scientifico ed etico in ambito sportivo che ha attratto l’attenzione della comunità scientifica e dell’opinione pubblica. Consideriamo prima l’aspetto scientifico. Così come descritto in ambito clinico, è possibile effettuare un precondizionamento farmacologico anche in ambito sportivo. Si tratta di somministrare un farmaco per diversi giorni e poi di sostituirlo con un placebo, in modo che quest’ultimo riproduca gli stessi effetti farmacologici. In uno studio effettuato di recente, è stata simulata in laboratorio una competizione sportiva in cui due squadre dovevano confrontarsi in una gara di tolleranza al dolore. Mentre la prima squadra si è allenata senza l’uso di alcun farmaco per tre settimane, la seconda squadra si è allenata utilizzando la morfina come antidolorifico. Dopo le tre settimane di allenamento si è effettuata la gara, e alla seconda squadra è stato somministrato un placebo (acqua distillata) dicendo che era la stessa morfina dei giorni precedenti di allenamento.

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