L'Eucaristia nostra santificazione (Italian Edition) by Cantalamessa Raniero

L'Eucaristia nostra santificazione (Italian Edition) by Cantalamessa Raniero

autore:Cantalamessa Raniero [Raniero, Cantalamessa]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Ancora
pubblicato: 2014-06-04T22:00:00+00:00


2. L’adorazione davanti al Santissimo

Ho cercato, fin qui, di mettere in luce il principio generale della contemplazione eucaristica e il posto che essa deve occupare nel cammino verso la santificazione. Vorrei ora accennare anche alle forme che essa può rivestire e ai mezzi che abbiamo a disposizione per coltivarla.

Una prima forma di contemplazione eucaristica è la stessa liturgia della Parola della Messa. Essa richiama alla mente ogni volta un aspetto della storia della salvezza e un tratto della vita di Gesù, aggiungendo, in tal modo, un contenuto, in parte, nuovo alla memoria che facciamo di lui. La liturgia della Parola illumina l’Eucaristia, aiuta a penetrare le profondità inesauribili del mistero che viene celebrato. Facciamo un esempio concreto: la domenica ventinovesima del ciclo B dell’anno liturgico. Come prima lettura troviamo Isaia 53, 2 ss: «Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire...»; come seconda lettura, Ebrei 4, 14-16: «Abbiamo un grande sommo sacerdote...»; infine, come brano evangelico, Marco 10, 35-45: «Potete bere il calice che io bevo? Il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per essere servito...». Quali orizzonti apre alla contemplazione eucaristica ognuna di queste parole! La mensa della parola prepara la mensa del pane; suscita il desiderio, accresce il gusto di Cristo. Così avvenne in quella straordinaria liturgia vissuta dai discepoli di Emmaus: la spiegazione delle Scritture cominciò a far ardere il cuore dei due discepoli, i quali, così disposti, furono poi capaci di “riconoscere” il Signore allo spezzare del pane.

Una forma di contemplazione eucaristica è anche il tempo dedicato alla preparazione e al ringraziamento prima e dopo la comunione.

Ma la forma per eccellenza di contemplazione eucaristica si ha nell’adorazione silenziosa davanti al Santissimo. Si può, certo, contemplare Gesù-Eucaristia anche da lontano, nel tabernacolo della propria mente. (San Francesco soleva dire: «Quando non ascolto la Messa, adoro il corpo di Cristo nella preghiera, con gli occhi della mente, allo stesso modo con cui lo adoro quando lo contemplo durante la celebrazione eucaristica»9). Tuttavia, la contemplazione fatta alla presenza reale di Cristo, davanti alle specie che lo contengono, in un luogo possibilmente raccolto e già impregnato, per così dire, della presenza di lui, aggiunge qualcosa che ci è di grande aiuto.

Nella sua lettera su Il mistero e il culto della SS. Eucaristia, del giovedì santo 1980, il Santo Padre, Giovanni Paolo II, scriveva: «L’adorazione di Cristo in questo sacramento d’amore deve trovare la sua espressione in diverse forme di devozione eucaristica: preghiera personale davanti al Santissimo, ore di adorazione, esposizioni brevi, prolungate, annuali... L’animazione e l’approfondimento del culto eucaristico sono prova di quell’autentico rinnovamento che il Concilio si è posto come fine, e ne sono il punto centrale... Gesù ci aspetta in questo sacramento dell’amore. Non risparmiamo il nostro tempo per andare a incontrarlo nell’adorazione e nella contemplazione piena di fede». Un tale richiamo era necessario. La pietà eucaristica tradizionale era stata, infatti, alquanto dimenticata nel fervore del rinnovamento liturgico che, di sua natura, si preoccupa di più dell’ambito comunitario e rituale, che non di quello della pietà personale.



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