Limos by Stefano Dalpian

autore:Stefano Dalpian [Stefano Dalpian]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2023-05-08T22:00:00+00:00

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Milano è bagnata dalla pioggia intensa che scende ormai da una settimana. La città è più grigia del solito. Daniel siede su un SUV scortato da un’auto con i mitra in vista. In lontananza rimbombano scoppi ed esplosioni. Tutto il Paese è in guerra, si spara in ogni città e persino nelle fila dell’esercito non si sa chi è insorto e chi, invece, rimane dalla parte del governo. L’Italia è nel caos e Daniel si chiede perché sia successo.

L’ultimo anno è stato esaltante: il valore delle azioni del gruppo finanziario di cui è parte sono schizzate al cielo, i ricavi sono stati spaventosi. I limos sono l’affare del secolo e Daniel c’è dentro, cavalca il drago. Questo gli ha aperto altre strade, passaggi luminosi di cui non conosceva nemmeno l’esistenza: feste sfarzose in splendide tenute immerse nella campagna inglese. Pomeriggi trascorsi su spettacolari campi da golf in compagnia di baronetti o dame dell’aristocrazia. Cene nei ristoranti più esclusivi di Londra. Serate in compagnia di splendide attrici e modelle da sogno. Daniel, anche grazie all’influenza della famiglia di Samantha, ha saputo costruirsi l’immagine di un nuovo businessman, spregiudicato, ma affidabile; un broker corteggiato dalle più importanti banche del mondo.

Eppure ora si trova in auto per le strade di una Milano deserta, in compagnia di due ceffi tatuati, armati con fucili d’assalto.

Sua madre è terrorizzata, è da una settimana che lo chiama. La battaglia non ha risparmiato il centro della città, dove lei vive ora. I colpi delle armi da fuoco risuonano per le vie e lei vuole solo fuggire nello squallido quartiere dell’hinterland milanese dove ha sempre vissuto.

Daniel pensa all’appartamento che le ha comprato vicino a via della Spiga: vivere in centro, un vecchio sogno della famiglia che ora non ha più valore.

Il SUV passa per una via devastata dalle fiamme. Auto carbonizzate e muri trafitti dai proiettili sono tutto ciò che resta di una strada familiare, conosciuta per la vita notturna. Daniel nota delle scarpe spuntare da sotto un rottame. Sono delle Superga alte, di quelle che usava anche lui, da ragazzo. La colonna prosegue e lui scorge qualcosa fuso a una scarpa. È carne bruciata, una gamba, la parte finale di un corpo carbonizzato.

Si passa la mano sulla fronte.

Il mondo è cambiato sotto il suo naso e lui non se n’è neanche accorto.

Il SUV si ferma davanti a un orribile autosilo, grosse macchie scure affiorano nel cemento consunto dagli anni e dall’abbandono. Daniel esce con gli uomini e posa i piedi su una grossa pozzanghera nera che gli imbratta le scarpe nuove in pelle. Le ha pagate una fortuna e ora sente il freddo della melma passargli il calzino.

– Dove siamo? – chiede a quello che sembra il capo.

Il tizio non risponde, lo guarda con un ghigno di disprezzo e il broker capisce che lo giudica un fighetto, uno smidollato figlio di papà.

Daniel è furioso. Vorrebbe dirgli che ogni sterlina che ha guadagnato è il frutto di anni a spaccarsi la schiena dando vita a formule finanziarie che quell’idiota

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