L'imperatore di Roma by Roberto Fabbri

L'imperatore di Roma by Roberto Fabbri

autore:Roberto Fabbri [Fabbri, Roberto]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2020-12-16T16:00:00+00:00


Capitolo X

«Allora te la sei cavata per un pelo, fratello», disse Sabino dopo aver sentito da Vespasiano quello che era accaduto. «Da quando abbiamo saputo che erano stati mandati, abbiamo viaggiato senza sosta. Non pensavo ce l’avremmo fatta».

«Infatti», commentò Magno.

«Mi dispiace per i tuoi cani, Magno», disse Sabino.

«Perché sei venuto tu, Sabino?», chiese Cenis. «Malco sarebbe stato più che sufficiente».

Sabino rifletté per qualche momento, serio in volto. «Ebbene, le ragioni sono due, immagino. Quando Galba è arrivato a Roma all’inizio di ottobre una delle prime cose che ha fatto è stata sostituirmi con Aulo Ducenio Gemino. Mi aspettavo di essere giustiziato su due piedi ma, ciò malgrado, sono rimasto a Roma. È stata l’incapacità di Tigellino a non gioire delle disgrazie altrui che mi ha salvato: si è lasciato sfuggire con Malco che il nuovo prefetto della guardia pretoriana, su ordine di Galba, aveva mandato uno dei suoi centurioni a occuparsi di te, così ha detto. Ho capito che il motivo per cui non ero ancora stato giustiziato era perché prima di uccidermi Galba aspettava la notizia della morte di Vespasiano. Temeva che se fossi stato ucciso prima io, apprendendo la notizia prima dell’arrivo degli assassini, ti saresti ribellato. Se l’attentato alla tua vita fosse fallito, come è poi avvenuto, sarei stato ucciso comunque perché tanto saresti stato costretto a ribellarti. A ogni modo, restare a Roma era una scelta sciocca e, poiché non ero più prefetto e non più obbligato a restare in un raggio di centocinquanta chilometri dalla città, quando me l’ha detto sono partito con Malco».

«Come mai Tigellino te ne ha parlato, Malco?», chiese Vespasiano.

«Ahhh!». Malco sorrise raggiante, con i denti che scintillarono come piccole lune in miniatura attraverso la barba cespugliosa. «Poiché lui e il collega, Nimfidio Sabino, avevano messo la guardia pretoriana contro Nerone, ovviamente Galba voleva morti uomini tanto inaffidabili. Nimfidio ha cercato di proclamarsi imperatore ma non ci è riuscito ed è stato giustiziato ai piedi di Galba, ma Tigellino è riuscito a sopravvivere umiliandosi a lui e al suo generale, Tito Vinio, a quanto pare dichiarando di aver salvato la vita della figlia di Vinio nascondendola quando Nerone ne aveva ordinato la morte dopo aver saputo della ribellione di Galba e del ruolo di Vinio. La figlia l’ha confermato e a Tigellino è stato concesso di restare in vita ma nella guardia pretoriano è stato rimpiazzato da Cornelio Lacone».

Cenis batté sul tavolo per applaudire e manifestare il proprio apprezzamento. «Molto astuto: Tigellino è sempre stato uno che teneva il piede in due staffe».

Malco concordò con un sorriso ancora più ampio. «Sì, si vantava con me per la sua impresa e diceva che, ora che aveva l’orecchio dell’imperatore, sperava che Galba potesse nominarlo nuovo procuratore della Giudea, una carica per la quale sarebbe più che idoneo visto che è membro dell’ordine equestre. Mi consigliava di essere cortese con lui perché avrebbe potuto rendermi la vita molto difficile in un prossimo futuro. Ho commentato che tu, Vespasiano, mi tenevi in grande considerazione ed è



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.