Misteri, crimini e storie insolite delle Marche by Maria Paola Cancellieri Marina Minelli

Misteri, crimini e storie insolite delle Marche by Maria Paola Cancellieri Marina Minelli

autore:Maria Paola Cancellieri, Marina Minelli [Minelli, Maria Paola Cancellieri, Marina]
La lingua: isl
Format: epub
ISBN: 9788854158979
editore: Newton Compton editori
pubblicato: 2013-10-02T22:00:00+00:00


Ancona, la città più massonica delle Marche

“Compasso e grembiule” ovvero la massoneria e i suoi simboli che da sempre inducono un richiamo immediato all’esoterismo. Ancona vanta un primato in questo ambito: la sua loggia Garibaldi, fondata nel 1862, è la più antica d’Italia. Per tradizione il Centro Italia è da sempre un terreno dove la massoneria è riuscita a diffondersi in maniera capillare. La Gran loggia d’Italia (gldi) e il Grande oriente d’Italia (goi), la maggiore comunione massonica italiana, contano trecento iscritti nelle Marche, un terzo dei quali concentrati nel capoluogo. Ancona è anche la città delle Marche più ricca di “liberi muratori”: conta nove logge (cinque del goi, quattro della gldi), seguita da Pesaro che si ferma a otto, e Macerata a cinque. Ma logge massoniche, che al loro interno non annoverano mai più di cinquanta-sessanta iscritti, sono presenti anche a Jesi, Senigallia, Fermo, Ascoli e varie città tra costa ed entroterra, da Civitanova a Treia. La presenza e la scelta dell’obbedienza massonica sul territorio marchigiano rispetta la mappa geopolitica nazionale: circa seicento iscritti e trenta logge per il Grande oriente d’Italia, quattordici logge per la Grande loggia d’Italia, dove circa il 30% è rappresentato da donne, alcune delle quali hanno raggiunto il grado elevato di “gran maestro” e quattro sedi per la Grande loggia regolare d’Italia tra le quali spiccano quelle insediate a Pesaro, Fano e Tolentino. Ma chi decide, oggi, di entrare nella massoneria? Per lo più liberi professionisti, come medici e avvocati.

Luca Guazzati, giornalista e scrittore dorico, è autore del libro L’Oriente di Ancona, importante ricerca locale che per la sua originalità e per il fatto di riportare 500 cognomi di famiglie appartenenti alla massoneria di Ancona, è ormai quasi introvabile. L’occasione della pubblicazione è stata proprio la ricorrenza della loggia Garibaldi di Ancona, di cui Guazzati ha ritrovato il regolamento autentico, conservato nell’archivio del bibliofilo Filippo Maria Giochi. A lui abbiamo chiesto di guidarci in questo universo che nel tempo ha fatto ben poco per migliorare la sua immagine agli occhi del pubblico, con la sua ossessiva segretezza e inaccessibilità alle pratiche misteriche, dettate anche da necessità storiche. Princìpi che – studiosi e affiliati lo sanno bene – sono permeati da un loro senso filosofico e dottrinale. In realtà la massoneria è un’istituzione che avrebbe ben poco da nascondere, perché è attenta da sempre ai problemi sociali e mette l’uomo, impegnato in un continuo avvicinamento alla Verità, al centro del tutto.

Guazzati, quali sono le principali “obbedienze” massoniche presenti in Ancona? Ci sono altre organizzazioni meno note e in quale provincia delle Marche? Quante sono in totale oggi le logge attive tra Ancona città e le principali realtà della provincia (Jesi, Fabriano e Senigallia)?

Il capoluogo Ancona ha nove logge massoniche che si riuniscono nell’unico tempio disponibile e raccoglie anche Fabriano, Castelfidardo, Osimo e Senigallia, che qui fanno capo e si riuniscono. In media gli incontri avvengono per ogni loggia due volte al mese dunque si può dire sicuramente che nel tempio di Ancona, superaffollato, quasi ogni



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