Orgoglio e Pregiudizio e Zombie by Jane Austen / Seth Grahame-Smith

autore:Jane Austen / Seth Grahame-Smith
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788842916444
editore: Nord
pubblicato: 2012-03-04T05:00:00+00:00

Capitolo 37

I due gentiluomini partirono il mattino seguente, e Mr Collins, che era rimasto ad aspettarli presso la portineria per fare loro la sua riverenza di commiato, poté fare ritorno a casa con la lieta notizia che apparivano entrambi in buona salute e in condizioni di spirito per quanto possibile discrete, data la malinconica scena testé avvenuta a Rosings, dovuta sia alla partenza dei gentiluomini sia all'uccisione di alcuni dei ninja preferiti di Sua Signoria da parte di Elizabeth. E a Rosings si precipitò subito dopo, a consolare Lady Catherine e sua figlia; e al ritorno recò con grande soddisfazione un messaggio da parte di Sua Signoria, che si sentiva così abbattuta da desiderare di averli tutti con sé a pranzo.

Elizabeth non poté incontrare Lady Catherine senza pensare che, se lo avesse voluto, a quell'ora avrebbe potuto esserle stata presentata come futura nipote, né poteva pensare senza sorridere a quale sarebbe stata l'indignazione di Sua Signoria. Che cosa ne avrebbe detto? Come si sarebbe comportata? si chiedeva divertita.

Primo argomento di conversazione fu la riduzione del numero degli ospiti a Rosings. «Mi tocca alquanto, vi assicuro», diceva Lady Catherine. «Credo che nessuno senta come me il distacco dagli amici. E poi a questi giovani sono particolarmente affezionata, ed essi sono tanto affezionati a me! Erano così addolorati di partire! Ma è sempre così. Il caro colonnello si è fatto animo il più possibile fino all'ultimo, ma Darcy mi è parso soffrire profondamente, più dell'anno scorso, direi. Il suo attaccamento a Rosings va indubbiamente aumentando.»

Mr Collins lasciò cadere una complimentosa allusione, che strappò un compiacente sorriso sia alla madre sia alla figlia, benché nessuno riuscisse a intendere che cosa avesse borbottato la seconda.

Dopo pranzo, Lady Catherine osservò che Miss Bennet pareva giù di morale, e ne diede subito la spiegazione, supponendo che non le facesse piacere tornare a casa così presto. Poi aggiunse: «Ma, se è così, dovete scrivere a vostra madre, chiedendole il permesso di trattenervi un altro poco. Sono certa che Mrs Collins sarà felicissima della vostra compagnia».

«Sono molto grata a Vossignoria del gentile invito», replicò Elizabeth. «Ma non sono in grado di accettarlo. Devo trovarmi in città sabato prossimo.»

«Ebbene, in questo caso vi sarete fermata qui solo sei settimane. Pensavo che vi fermaste un paio di mesi. Lo dissi a Mrs Collins prima del vostro arrivo. Non v'è motivo che ve ne andiate così in fretta. Mrs Bennet può fare certamente a meno di voi per altri quindici giorni.»

«Ma mio padre no. Mi ha scritto la settimana scorsa sollecitando il mio ritorno, perché il terreno torna ad ammorbidirsi e ben presto l'Hertfordshire pullulerà d'innominabili.»

«Ma certo che vostro padre può fare a meno di voi. Ho osservato le vostre capacità nelle arti mortali, mia cara, e non sono di un livello che farebbe differenza per il destino dell'Hertfordshire o di qualsiasi altro luogo.» Elizabeth stentava a credere di essere stata insultata a quel modo. Se il suo affetto per Mr Darcy non fosse appena rinato, forse avrebbe sfidato a duello Sua Signoria per un simile affronto al suo onore.

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