Ostaggio in Cornovaglia (I Romanzi Introvabili) by Catherine Coulter

autore:Catherine Coulter [Coulter, Catherine]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2023-11-09T12:00:00+00:00

13

Philippa ammutolì per la sorpresa. Dienwald guardò alle spalle di Northbert e vide Graelam de Moreton che avanzava verso di loro. Era alto, possente, pulito e in ordine, e scrutava Dienwald come se gli fossero cresciute due teste. Poi rivolse lo sguardo a Philippa.

— Che Dio ti benedica, Graelam — lo salutò Dienwald. I suoi occhi si posarono su Kassia, al fianco del marito, avvolta in un elegante mantello di morbida lana bianca, foderato con una pelliccia di ermellino. Era bellissima, delicata e soave; i capelli di colore castano erano fermati sulla testa da morbide trecce. Dienwald si accorse che stava sforzandosi di rimanere seria. — Benvenuta a St Erth, Kassia. Mi auguro che stiate bene, mia dolce signora.

Kassia non riuscì più a trattenersi e scoppiò a ridere coprendosi la bocca con la mano. — Sembrate un gentiluomo alla corte del re, Dienwald, garbato e degno di fiducia, sebbene coperto di fango fino alla testa. Ah, il vostro viso...

Dienwald alzò gli occhi su Philippa, che si era trasformata in una statua di fango a cavalcioni su di lui. — Spostati, sgualdrina — le disse con un ghigno. — Come vedi, abbiamo visite e dobbiamo occuparci dei nostri ospiti.

Kassia, pensava Philippa, con la mente più intorbidita del corpo: Kassia, la signora tanto vicina allo spregevole cuore di Dienwald. E Philippa poteva capire i sentimenti che lui provava per quella giovane dalla figura delicata, l’essenza stessa della femminilità, che si teneva a debita distanza dalla pozza di fango. Quello squisito esemplare del gentil sesso non si sarebbe mai e poi mai trovato seduto a cavalcioni su un uomo in una lurida pozza di fango.

Gli occhi di Philippa si spostarono su lord Graelam de Moreton: vide un uomo che non avrebbe mai ceduto, fiero ed energico al tempo stesso, un uomo che era il marito di Kassia, che fosse benedetto per il solo, meraviglioso fatto di esistere! Si ricordò di averlo visto una volta a Beauchamp quando era ancora una bambina. Discuteva animatamente con suo padre a proposito di un torneo al quale avrebbero partecipato entrambi nei pressi di Taunton.

— Muoviti, sgualdrina — la sollecitò nuovamente Dienwald ridendo; quindi, circondandole la vita con le mani, la sollevò e l’adagiò accanto a sé nel fango.

Philippa si sentì avvolgere dalla fanghiglia.

— Graelam, perché non conduci la tua pulitissima moglie nel salone? Vi raggiungerò subito dopo essermi lavato.

— Ti ci vorrà tutta l’acqua che hai nel pozzo — commentò Graelam voltando il capo e ridendo sonoramente. — No, Dienwald, non gettarmi fango addosso! La mia signora ha appena finito di cucirmi questa elegante tunica. — Senza smettere di ridere, prese la morbida mano della moglie nella sua e la condusse via, per poi voltarsi e aggiungere: — Tuttavia comincia già a piacermi, quel tuo viso nero. Si avvicina di più al colore del tuo cuore.

Dienwald non si mosse finché Graelam e Kassia, scortati da una mezza dozzina di uomini d’arme di Wolffeton, non scomparvero dietro l’angolo dell’edificio. Sentiva ancora gli acuti risolini di Kassia e la rimbombante risata di Graelam.

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