Per una teoria freudiana della letteratura by Francesco Orlando

Per una teoria freudiana della letteratura by Francesco Orlando

autore:Francesco Orlando
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Nuova edizione ampliata
ISBN: 9788858419724-fagiolo
editore: Einaudi
pubblicato: 2015-05-31T16:00:00+00:00


1 S. FREUD, Psicologia delle masse e analisi dell’io, in Il disagio della civiltà e altri saggi, Boringhieri, Torino 1971, p. 88 (cfr. ID., Gesammelte Werke, XIII, Fischer Verlag, Frankfurt am Main 1967, p. 99).

2 ID., Introduzione alla psicanalisi, Boringhieri, Torino 1969, pp. 23-24 (cfr. ID., Gesammelte Werke, XI [= G.W. XI], Fischer Verlag, Frankfurt am Main 1966, pp. 15-16).

3 FREUD, Introduzione alla psicanalisi cit., p. 72 (G.W. XI 72).

4 Ibid., pp. 60-62 (G.W. XI 60).

5 FREUD, Introduzione alla psicanalisi cit., p. 63 (G.W. XI 61).

6 Ibid., p. 272 (G.W. XI 311).

7 Ibid., p. 325 (G.W. XI 373).

8 Ibid., p. 326 (G.W. XI 374).

9 E. BENVENISTE, Problèmes de linguistique générale, Gallimard, Paris 1966, p. 84 [trad. it. Problemi di linguistica generale, Il Saggiatore, Milano 1971, p. 103].

10 Come le date di pubblicazione spiegano, ho preso conoscenza troppo tardi per giovarmene sia in LFPH e PTFL, sia in questo testo e nel seguente, della grande opera di IGNACIO MATTE BLANCO, The Unconscious as Infinite Sets. An Essay in Bi-Logic, Duckworth, London 1975 [trad. it. L’inconscio come insiemi infiniti. Saggio sulla bi-logica, Einaudi, Torino 1981]. Posso solo compiacermi, per ora, dell’autorevole avallo che la mia insistenza su una «logica» del cosiddetto inconscio freudiano, insistenza sperimentale e circoscritta alla teoria ed analisi letteraria, trova in un lavoro di ben altro rigore e di ben piú totalitaria portata.

11 FREUD, Il motto di spirito e la sua relazione con l’inconscio, Boringhieri, Torino 1975, pp. 126-40 (cfr. ID., Gesammelte Werke, VI [= G.W. VI], Fischer Verlag, Frankfurt am Main 1961, pp. 111-28).

12 PASCAL, Œuvres complètes, «Bibliothèque de la Pléiade», Paris 1960, p. 672.

13 FREUD, Saggi sull’arte, la letteratura e il linguaggio, Boringhieri, Torino 1971, t. I, p. 270 (cfr. ID., Gesammelte Werke, XII [= G.W. XII], Fischer Verlag, Frankfurt am Main 1966, p. 231).

14 Ibid., p. 293 (G.W. XII 254).

15 FREUD, Saggi sull’arte, la letteratura e il linguaggio cit., pp. 302-3 (G.W. XII 263).

16 Ibid., p. 295 (G.W. XII 256).

17 FREUD, Saggi sull’arte, la letteratura e il linguaggio cit., pp. 300-1 (G.W. XII 261).

18 Ibid., pp. 303-5 (G.W. XII 264-66).

19 Ibid., pp. 306-7 (G.W. XII 267-68).

20 Sarà chiaro che qui la parola «varianti» è usata in un senso – relativo alla pluralità dei lettori e delle letture –, del tutto diverso dal senso di «varianti» di un modello che la parola aveva nella risposta alla domanda precedente (pp. 17-20).

21 Cfr. L. SPITZER, Die klassische Dämpfung cit., pp. 136-37 [trad. it. pp. 99-100].

22 È lecito considerare come quantificabile in astratto qualcosa che si sa benissimo non esserlo in concreto? Se credo di sí, è anche perché mi pare che spesso col concetto di energia psichica Freud, non potendo procedere altrimenti, si sia adattato a procedere cosí. E cfr. in MATTE BLANCO, The Unconscious cit., pp. 187-211 [trad. it. pp. 207-34], l’audace trattazione di una questione come la «misurabilità» dei processi inconsci, col suggestivo esempio (p. 203 [trad. it. p. 225]) degli Egiziani che non arrivarono a concepire la misurazione della temperatura altrimenti che a parole, e mai in cifre.



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