Pure tu vuoi fare lo chef? by Antonino Cannavacciuolo

autore:Antonino Cannavacciuolo
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Contro la crisi usa il cervello

Non credo sia un luogo comune l'affermazione che la crisi è anche un'opportunità per premiare i sacrifici di chi ha qualcosa da dare.

Sapete quali sono gli imprenditori veramente validi? Quelli che capitalizzano durante la crisi, non quelli che speculano. Mi riferisco a quelli che sono in gamba davvero, che non si lasciano travolgere dagli eventi, anche se difficili, anzi, fanno tesoro dei problemi per mettersi in gioco ancora di più e tirare fuori la grinta.

Tra questi sicuramente ci sono anche molti miei clienti, perché continuo a vederli a Villa Crespi e quindi vuol dire che non ne stanno risentendo troppo. E ne sono molto felice!

La crisi è una bastarda! Un nemico implacabile, quando arriva fa pulizia. Spazza via tutto come un tifone. È quello che sta succedendo non solo in Italia ma nel mondo intero.

Chi fa questo mestiere dovrebbe fare due cose: rassicurarsi e tirarsi su le maniche.

Rassicurarsi perché anche in tempi di crisi esistono delle priorità. In un certo senso, rispetto ad altre categorie, il vento è ancora a nostro favore. Non è una banalità affermare che si può rinunciare a tutto ma non a mangiare, quindi, se nel quotidiano la priorità sta nel fare la spesa piuttosto che nel comprarsi un vestito, la stessa cosa succede per quel che riguarda il tempo libero. Cosa fa più volentieri la gente quando non lavora? Secondo me, non c'è nessun dubbio: esce a mangiare. Perché a tavola metti insieme tante cose, stacchi da tutto il resto, parli, interagisci con altre persone, incontri gli amici, ti prendi uno spazio per la tua storia d'amore.

Bisogna tener duro!

E come si fa a tenere botta? Passiamo al secondo consiglio: tirarsi su le maniche. Vuol dire imparare cosa significa fare impresa.

Un imprenditore -- e i ristoratori sono degli imprenditori, ficchiamocelo bene int' 'a capa -- non si può permettere il lusso di essere superficiale, di lasciar andare le cose come vanno, di non avere il controllo completo delle entrate e delle uscite. Un imprenditore non deve mai abbandonare il personale a se stesso. Io mi comportavo come se le aziende in cui lavoravo fossero anche mie, spinto dalla passione e dalla volontà di fare bene. Ma il ruolo più importante lo svolgono comunque i datori di lavoro. State dietro al vostro personale, occupatevi di loro, formateli, definite i loro spazi e le loro motivazioni. Un imprenditore deve far sentire il personale parte di una squadra e coinvolgerlo nelle attività di crescita.

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