Purezza e fede by Nicholas Terpstra;

Purezza e fede by Nicholas Terpstra;

autore:Nicholas, Terpstra; [Terpstra, Nicholas ]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia, Collezione di testi e di studi
ISBN: 9788815356505
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2019-08-15T00:00:00+00:00


2.7. Algeri

I porti del Mediterraneo settentrionale, come Salonicco e Venezia, avevano una lunga storia precedente rispetto alle migrazioni dei rifugiati del XV e XVI secolo, e i legami commerciali congiuntamente alle politiche statali esercitarono una grande attrazione per i rifugiati. Viceversa, la popolazione, l’economia e la formidabile presenza militare in Algeri furono tutte conseguenze dirette delle espulsioni dalla penisola iberica e dei tentativi della Spagna di innescare una crociata antislamica di riconquista verso la costa nordafricana.

Al tempo dei fenici e dei romani, Algeri era stata un centro minore del commercio mediterraneo, occupata poi da vari eserciti europei e arabi nel Medioevo. Le diverse tornate di espulsioni iberiche di ebrei e musulmani negli anni 1490, 1520, 1560, 1580, e infine dal 1609 al 1614, provocarono un’ondata di rifugiati che trasformarono Algeri in un porto importante a partire dal XVI secolo e sino all’inizio del XIX. La città portuale ebbe un ruolo essenziale, trovandosi in prima linea nella guerra tra spagnoli e Ottomani per il controllo della costa nordafricana dal 1510 alla sconfitta finale, nel 1541, dell’esercito crociato di Carlo V composto da 30.000 soldati. A quel punto, Solimano I il Magnifico aveva già inglobato Algeri nell’impero ottomano e questo accrebbe, nella guerra in corso, la posta geopolitica in gioco. Algeri divenne una delle principali basi navali del Mediterraneo occidentale e un luogo chiave per il commercio e la pirateria. Nel 1570 contava una popolazione di circa 120.000 abitanti, collocandosi alla stregua di Venezia e Istanbul, e dieci volte più grande di Basilea, Munster o Ginevra.

Nei secoli della pirateria, più di un milione di europei furono catturati sulle navi o nelle città costiere francesi e italiane, e ridotti in schiavitù dai corsari, costretti nelle galee, nei cantieri navali, nelle fattorie o presso le famiglie della costa. A differenza della tratta degli schiavi nell’Atlantico, gli schiavi del Mediterraneo rimanevano tali solo per pochi anni, fino al pagamento di un riscatto. Un flusso costante di libri e opuscoli scritti da coloro che fuggivano o acquistavano la loro libertà dipinse Algeri, in un modo vivido nell’immaginario europeo, come una città senza limiti legali, resa ancora più pericolosa da un’esotica mescolanza di razze e religioni. I musulmani e gli ebrei europei ad Algeri erano spesso rifugiati, mentre i cristiani erano migranti involontari. La religione definiva il luogo e il modus vivendi di ogni abitante, ma la religione qui fu comunque differente rispetto a ogni altro luogo, perché vi confluirono tradizioni molto differenti. I Mori iberici e i Turchi ottomani erano in competizione con i berberi del Nord Africa, e tale popolazione musulmana divenne ancora più composita nel tempo, perché Algeri era anche il luogo in cui molti cristiani ed ebrei abbandonavano la propria fede abbracciando l’islam. La conversione liberava un uomo dalla schiavitù e poteva dargli la possibilità di diventare capitano di una nave o pubblico ufficiale. La convivenza tra ebrei arabi ed europei era difficile, e persino i cristiani avevano il loro mercato, le loro chiese e i loro servizi pubblici.

Gli Ottomani esercitarono un controllo



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.