Quartetto in autunno by Barbara Pym

Quartetto in autunno by Barbara Pym

autore:Barbara Pym [Pym, Barbara]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: autunno della vita, Booker Prize, Amori non molto corrisposti, donne eccellenti, Philip Larkin, Masolino d'Amico, dopoguerra, pensione
editore: astoria
pubblicato: 2023-08-27T23:00:00+00:00


13

“Adesso che sta per andare in pensione, ha pensato a come occupare il suo tempo?” le aveva chiesto Janice Brabner.

“Occupare?” Marcia la fissò con lo sguardo inespressivo. “Che cosa vuol dire?”

“Be’…” Janice esitò, ma, come in seguito raccontò, continuò imperterrita. “Avrà un sacco di tempo libero, no? Il tempo che dedicava al lavoro.” Marcia non aveva mai rivelato quale fosse con precisione il suo incarico, ma Janice immaginò che non fosse particolarmente entusiasmante. Dopotutto, quale genere di lavoro avrebbe potuto fare una come Marcia? Se almeno avesse smesso di fissarla in modo così esasperante, come se non avesse alcuna idea di cosa Janice volesse dire…

“Una donna trova sempre mille modi per occupare il tempo,” disse infine Marcia. “Non è come quando va in pensione un uomo. Io devo occuparmi della casa.”

“Sì, naturalmente.” E la casa ne aveva bisogno, pensò Janice. Ma era in grado, Marcia, di fare quanto occorreva? Fisicamente sembrava in buone condizioni, non si presentava quindi il problema di procurarle un aiuto domestico, ammesso di poterlo trovare, ma tenere in ordine la casa richiede anche una certa disposizione mentale, ed era questa che sembrava mancasse a Marcia. Non si accorgeva della polvere, o non se ne curava? Magari aveva bisogno di occhiali nuovi… ecco, forse una parola in proposito… Janice sospirò, come faceva spesso quando pensava a Marcia. Per ora non poteva far altro se non tenerla d’occhio e andare di tanto in tanto a visitarla per vedere come se la cavava.

Quel lunedì mattina Marcia si svegliò alla solita ora, cominciò a vestirsi e si preparava a uscire di casa quando le venne in mente che era il suo primo giorno di libertà. “Tiriamo avanti!” dicevano tutti quando l’evento era tanto remoto da sembrare impossibile, improbabile quanto una vincita al totocalcio o a una grande lotteria nazionale. Ebbene, quel tempo era venuto, l’ora era giunta. E una donna trova sempre mille modi per occupare il tempo.

Marcia prese il vassoio che le era servito per il primo tè della mattina, ma dimenticò la tazza sul tavolino da toeletta, dove sarebbe rimasta vari giorni, finché il poco tè al latte sul fondo si fosse rappreso. Non doveva andare in ufficio e quindi si tolse l’abito appena messo, per infilare invece la vecchia gonna del sabato mattina e una blusa sgualcita che aveva bisogno del ferro da stiro, ma non c’era nessuno a vederla né criticarla, e poi il calore del corpo ne avrebbe presto lisciato le pieghe. Si accingeva a lavare i piatti del giorno prima quando lo sguardo le cadde su un sacchetto di plastica sul tavolo della cucina. Com’era capitato lì e che cosa aveva contenuto? Sono così tante le cose che arrivano in involucri di plastica, che è difficile tenerne conto. Non bisognava gettarlo via sbadatamente, meglio riporlo in un luogo sicuro, a causa dell’avvertenza: “Per evitare il pericolo di soffocamento, tenere lontano dai bambini”. Avrebbero potuto aggiungere lontano anche dalle persone anziane, pure loro possono provare l’impulso irresistibile di soffocarsi. Perciò Marcia portò il sacchetto di



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