Raro by Briar Prescott

autore:Briar Prescott [Prescott, Briar]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Triskell Edizioni
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Fedele alla sua parola, Noah aveva condotto un accurato esperimento in cui aveva leccato ogni zona erogena del corpo di Alex con la sua lingua talentuosa.

Brividi di eccitazione percorrevano la schiena di Alex anche adesso, due ore dopo, al pensiero del pompino che aveva ricevuto. Lui non era affatto inesperto. Aveva provato un sacco di cose da quando aveva perso la verginità a quindici anni, scegliendo l’approccio “provo tutto una volta” per i suoi incontri sessuali, ma niente di quello che aveva fatto lo aveva colpito quanto lo stare con Noah, e non aveva idea di cosa pensare.

Più tardi, quella sera, uscirono dalla camera d’albergo e si avviarono verso un ristorante nelle vicinanze che Noah conosceva per prendere qualcosa per cena. Sulle labbra di Noah apparve un leggero sorriso e Alex fu lieto di essere l’unico a sapere cosa l’avesse provocato. Durante il tragitto si scambiarono sguardi che fecero sorridere anche lui, quindi probabilmente entrambi sembravano un po’ pazzi, ma non gli importava. Si avvicinò a Noah. Non si permise di pensare e agì d’istinto, facendo scivolare la mano nella sua. Il palmo di Noah era caldo, ed era come se con la sua stretta si assicurasse che lui fosse davvero lì. Ogni due secondi abbassava lo sguardo sulle loro dita intrecciate con un’espressione che non riusciva a decifrare.

Alla fine, Alex non resistette. «Va bene così?» chiese, sollevando le loro mani di una frazione di centimetro.

Noah sbatté le palpebre. «Sì,» disse. «Più che bene.» E come se volesse dimostrare che le sue parole erano vere, le sollevò di più e gli premette un bacio sulle nocche.

Alex tirò un sospiro di sollievo. «Non ne ero sicuro. Stavi cominciando a sembrare un po’ spaventato.»

«È solo che… non ho mai pensato che questo potesse accadere a me. Non ho mai… Tutte quelle cose normali da coppia, come tenersi per mano, non le ho mai fatte. Credo di aver bisogno di un po’ di tempo per abituarmi.» Noah abbassò di nuovo lo sguardo sulle loro dita intrecciate e sorrise. «Mi piace molto tenerti per mano.»

«Beh, non potevi scegliere un partner migliore per la tua prima volta,» scherzò Alex. «Sono un’eccellente scelta per le mani. Pressione giusta e palmi asciutti.»

Noah rise. «In questo caso, sono decisamente contento di aver scelto te per condividere l’esperienza.»

«A proposito di prime volte,» disse Alex. «Vuoi aiutarmi a cancellare qualcosa dalla mia lista?»

Noah alzò le sopracciglia. «C’è qualcosa che non hai ancora fatto?»

«In effetti, sì.»

«Non ho intenzione di farti vedere un orso polare,» disse Noah con un’espressione seria.

«Scusa, cosa?»

«È letteralmente l’unica cosa che mi viene in mente che tu possa non aver ancora fatto.»

«In effetti è così. Negli Stati Uniti c’è una spaventosa mancanza di orsi polari, per cui hai ragione. Ma non è quello che avevo in mente.»

Si erano fermati in mezzo alla strada, uno di fronte all’altro, tenendosi ancora per mano, mentre la gente passava a destra e a sinistra, diretta verso bar e feste. Noah gli strattonò la mano finché non si allontanarono dalla parte più affollata della strada.

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