Reeve Philip - 2015 - Capolinea per le stelle by Reeve Philip

autore:Reeve Philip [Reeve Philip]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, Fantasy, General, Science Fiction
ISBN: 9788809834613
Google: TAchDQAAQBAJ
editore: Giunti
pubblicato: 2016-10-17T22:00:00+00:00

27

L’Imperatore era morto. La famiglia Noon e il suo entourage erano riusciti a non far trapelare la notizia per un po’, ma alla fine quella era fuggita, come fanno sempre le notizie che vengono tenute prigioniere. Mahalaxmi XXIII si trovava nella sua carrozza privata in testa al treno ed era deceduto quando il convoglio era deragliato, andando a schiantarsi contro un complesso industriale. Per tutta la Rete non si parlava d’altro.

Persino i Guardiani, che di quei tempi si curavano poco delle vicende umane, furono turbati dalla voce che si stava diffondendo nel Mare di Dati. Mordaunt 90, i Gemelli, Sfax Systema, Anais Six: tutti rivolsero la propria attenzione a Sundarban e allo Spindlebridge. Le persone che in principio avevano programmato quelle intelligenze superiori, sulla Vecchia Terra, avevano dato loro il compito di guidare e proteggere l’umanità, ed era un incarico che i Guardiani prendevano molto sul serio. Avevano sempre fatto del loro meglio per mantenere la stabilità tra gli esseri umani. Erano rimasti sconvolti quando i primi tra loro avevano trovato il modo di entrare nella Grande Rete, dalla rapidità con cui le famiglie della corporazione avevano cominciato a farsi la guerra a vicenda, dalle liti furibonde che scoppiavano per il controllo di nuove diramazioni della linea principale o di importanti stazioni di passaggio. Un Imperatore, guidato con sapienza e supervisionato con scaltrezza, era stato il loro modo per conservare la pace.

Ma lui era morto, come pure suo fratello Gaeta e la moglie Milla, la sorella Sufra e il giovane figlio, Prem. La figlia Priya, trasportata giù dallo Spindlebridge a bordo di una delle navicelle spaziali addette al recupero dei sopravvissuti, era andata in onda sui media di Sundarban per annunciare che adesso era lei l’Imperatrice. Ma suo zio Tibor, a Grand Central, sosteneva di essere lui l’erede naturale di Mahalaxmi e le altre famiglie della corporazione protestavano asserendo che, forse, ora sarebbe toccato a qualcun altro governare la Rete. Girava voce che la famiglia Prell, antichi rivali dei Noon, stesse armando treni da guerra e avesse allertato all’intervento i propri CoMa.

Sulle linee periferiche sconosciute, in quei mondi desertici o glaciali, solo parzialmente terraformati, dove gli Imperatori, a qualsiasi famiglia appartenessero, erano impopolari, i ribelli dell’Unità Umana seguivano con apprensione le notizie e soppesavano le proprie possibilità.

Quando Threnody riuscì a scendere dallo Spindlebridge – sconvolta, stremata e con il volto rigato di lacrime – si recò direttamente nella tenuta di famiglia sui monti. Avrebbe preferito ritornare a Malapet, da sua madre e alla confortante noia di casa sua, ma con la Silver River Line chiusa ci avrebbe impiegato settimane e, in ogni caso, Priya sosteneva che fosse troppo pericoloso mettersi in viaggio. Si era convinta che il responsabile del disastro fosse zio Tibor, il gemello del suo defunto padre. Al momento era accampata nel lussuoso casotto di caccia al centro della tenuta, circondata da avvocati, droni paparazzi, Marines della corporazione e ufficiali della Railforce, a fare sceneggiate isteriche a proposito del tradimento di Tibor. Non appena Priya vide Threnody le disse: «Che ci fai tu qui? Dovresti essere con il tuo fidanzato, mentre guarisce dalle ferite.

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