Risorto by Angela Hunt

Risorto by Angela Hunt

autore:Angela Hunt [Hunt, Angela]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858515518
editore: Edizioni Piemme
pubblicato: 2016-03-07T16:00:00+00:00


22

Clavio

Martedì, alba

Era ancora buio pesto quando Tito mi servì una razione di pane, fichi e formaggio, ma al ritorno nel mio studio si intravedevano le prime luci dell’alba all’orizzonte. Nell’alone della lanterna a olio, il viso della donna di Magdala irradiava un bagliore dorato. Lucio, rimasto a farle di guardia, scattò sull’attenti al mio arrivo e si avvicinò a bisbigliarmi all’orecchio: «“Spesso, tacendo, il volto per sé parla.”»

«Ovidio?»

Annuì. «E il volto di questa donna la dice lunga.»

«E cosa dice, per l’esattezza?»

Lucio strinse le labbra un momento, poi scosse la testa. «Non lo so.»

«In tal caso sarà meglio ricorrere alle parole, non credi?» Lo congedai con un cenno e sedetti allo scrittoio. «Ti hanno trattata bene, spero?»

Lei scrollò una spalla. «Non ho bisogno di niente.»

«È proprio un vizio quello di andartene in giro col buio. Stamattina ti abbiamo sorpresa alla taverna, a tarda ora. E domenica mattina sei stata vista alla tomba del Nazareno, prima dell’alba.»

Incurvò le labbra in un mezzo sorriso. «Se era buio, come hanno fatto a vedermi?»

Alzai un sopracciglio. Un punto a favore della pazza. Presi un foglio di pergamena da un cassetto, intinsi la penna nel calamaio e mi preparai a redigere il rapporto. «Sei una meretrice.»

«Non più.»

«E cosa sei adesso?»

Il sorriso si allargò, illuminandole gli occhi. «Guarita. Redenta.»

Abbassai la penna. «Da chi? Da Yeshua? Solo gli dei possono cambiare il passato.»

La Maddalena non rispose, voltandosi a guardare il cielo che schiariva dietro la finestra.

«Perché hai cercato di scappare?»

«Istinto.»

Provai a cambiare approccio. «Sei hai rinunciato al mestiere, cosa ci facevi alla taverna?»

«Dovevo comunicare… una notizia.»

«Benissimo. Dilla a me. Sono impaziente di sentirla.»

Lei mi squadrò per un istante, poi tornò a girarsi verso la finestra. «Non sei pronto a riceverla.»

Incrociai le braccia sul petto e restai a fissarla. Maria Maddalena non era più una ragazza. Era una donna matura, con ciocche grigie tra i capelli e due rughe agli angoli della bocca, eppure il viso e le forme conservavano tracce della bellezza di un tempo. Era comprensibile che avesse ceduto alla tentazione di guadagnarsi da vivere usando il suo corpo, soprattutto se non aveva un marito o una famiglia ad aiutarla.

«Sei sposata?»

«Lo ero.»

«E tuo marito dov’è?»

Gli occhi di lei mandarono un lampo che però si estinse subito. «Ucciso dai romani.»

«Era un criminale?»

«Era un padre che ha osato mettersi di mezzo tra un figlio avventato e una spada romana.»

Si asciugò una guancia – piangeva? – e solo allora la riconobbi. «Io ti ho già vista.»

«Quando conducevo la mia vita precedente?»

«All’esecuzione di Yeshua. Eri con le altre donne. Anche loro hanno visitato il sepolcro di notte insieme a te?»

Mi degnò di un altro sguardo. «Se tu sapessi cos’è accaduto davvero, là… tutto il resto perderebbe importanza.»

«Illuminami, dunque.»

Inclinò la testa, come per rifletterci, poi si voltò verso la finestra. «Non è una cosa che si può spiegare. Non a un uomo come te, soprattutto.»

Esasperato, accartocciai la pergamena. «Risparmiami gli enigmi e i vaneggiamenti. Dov’è Yeshua?»

Finalmente tornò a guardarmi negli occhi. Il volto, illuminato dai primi raggi di sole che filtravano dalla finestra, era radioso quando sussurrò: «È qui».



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