Rosalia Montmasson. L'Angelo dei Mille by Marco Ferrari

autore:Marco Ferrari [Ferrari, Marco]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia moderna
ISBN: 9788852092725
editore: Mondadori
pubblicato: 2019-06-12T22:00:00+00:00

Casualmente, una nuova stella

In questo frangente avvenne un incontro particolare per Francesco Crispi che avrebbe cambiato il corso della sua vita. Quando era a capo del governo dittatoriale siciliano aveva promosso una vasta epurazione della magistratura borbonica, a cominciare da coloro che avevano messo in piedi la macchina della tirannia. Tra questi vi era il procuratore generale di Corte d’appello dell’ex regno borbonico Sebastiano Barbagallo, di origini siracusane. Una volta raggiunta l’unità italiana, terminata l’epoca del sospetto e dei processi sommari, il Barbagallo aveva avviato una pratica legale per ottenere di nuovo il proprio ruolo e togliersi di dosso quella macchia che pareva indelebile, ma ogni tentativo era andato a vuoto. Così nel 1863 si era deciso a salire sino alla capitale per perorare la propria causa ed era arrivato a Torino con la moglie e con la giovane figlia ventenne Filomena detta «Lina». Ma al ministero della Giustizia nessuno sembrava volersi occupare del suo caso: il guardasigilli non lo volle ricevere e i funzionari lo snobbavano non potendo assumere decisioni di conferma o revoca di provvedimenti assunti da altri, peraltro in periodi di legislazione provvisoria. Dopo lunghe attese nei corridoi del ministero, avendo intravisto una sola volta il guardasigilli, assai infastidito da quel magistrato venuto dal Sud, il segretario particolare, al solo scopo di allontanarlo dagli uffici, gli indicò una possibile soluzione al suo caso: per ragioni politiche e territoriali, a suo giudizio, era meglio rivolgersi a chi aveva firmato il decreto di rimozione dall’incarico e cioè Giuseppe Garibaldi e Francesco Crispi. Poiché era quasi impossibile essere ricevuti dal generale, era meglio puntare sul parlamentare siciliano che abitava a Torino. Il funzionario lo mise anche in guardia sul carattere arcigno del deputato di Castelvetrano, pronto a scatti d’ira e colpi di teatro riguardo alle decisioni prese nella sua onorabile carriera politica. Dopo un lungo colloquio famigliare, la figlia del giudice si propose di andare a perorare la causa dal noto esponente della sinistra: «Io con te, beninteso, ma parlerò io» disse al padre.

E così la giovane, bella e formosa Lina ottenne un colloquio nell’ufficio del parlamentare. Sulle prime – ci racconta Leone Fortis in un libro dedicato allo statista uscito nel 1923 – l’accoglienza fu brusca, ma poi «la giovinetta intrepida» usò tutte le sue armi, la voce dolce, lo sguardo penetrante, un pianto apparentemente sincero, tanto che Crispi scrisse di suo pugno il foglio di nulla osta per il ministero e quindi il giudice Barbagallo ottenne la riparazione richiesta. Il parlamentare, dunque, aveva messo da parte la sua tradizionale impetuosità indotto da una donna più giovane di lui, che metterà una seria ipoteca sul suo futuro.

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