Sapore Amaro by Anita Nair

Sapore Amaro by Anita Nair

autore:Anita Nair [Nair, Anita]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788823525320
Google: eiieDwAAQBAJ
Goodreads: 46377379
editore: Guanda
pubblicato: 2019-07-02T22:00:00+00:00


Il giorno del suo diciassettesimo compleanno, Brinda fu scelta per far parte della spedizione indiana ai Giochi Asiatici.

Tutti lo avevano visto, dal partner di gioco di suo padre, molto tempo prima, al suo primo allenatore, alle avversarie sul campo: il suo istinto killer. Era una ragazza tranquilla, ma la sua tranquillità non era che una facciata per mascherare la potenza della risolutezza che le ribolliva dentro. La scelta dei colpi era sempre stata saggia, sapeva esattamente come costringere l’avversaria a commettere degli errori. Ma, dopo la festa di Diwali, alle sue tattiche aggiunse la scaltrezza. Da allora in poi non ci fu che la battaglia. Sul campo divenne spietata. «È necessario avere lo spirito di un gladiatore» disse a un incontro con la stampa, dopo il suo primo oro internazionale. «Ne resterà soltanto uno. Ed è meglio che sia tu» aggiunse sorridendo.

Trasmisero l’immagine di lei che, con una smorfia, balzava in aria colpendo il volano con la racchetta in quello che sarebbe diventato uno dei più grandi drop smash in tutta la storia del badminton. Chi aveva visto la partita dal vivo o in tv ricordava di aver sussultato per la violenza del lancio, per l’incredulità dipinta sulla faccia dell’avversaria.

La stampa l’adorava. Le sue fossette e le curve appena accennate ne facevano una dea, oltre che una star. Era fotogenica e per un po’, quando ebbe una storia con un giocatore di Twenty20 cricket, i giornali non fecero che occuparsi di lei.

Rajesh e Sunita vedevano che la figlia si stava allontanando sempre di più da loro, ma pensarono di non poterci fare nulla. Partecipava, quasi controvoglia, ai matrimoni di famiglia o alle feste condominiali e i genitori capivano che lo faceva solo per compiacerli. Non si sentiva parte di quel mondo, a differenza di Ankita. Ma lasciavano correre.

Poco dopo il suo diciannovesimo compleanno, Brinda disse che sarebbe andata per qualche giorno in una spa.

«Stai bene?» le domandò Sunita mentre lei faceva i bagagli.

Brinda la guardò. Il labbro inferiore le tremò per una frazione di secondo. Poi scostò i capelli dal viso e disse: «Sono solo stanca, mamma. La spa mi rimetterà in sesto».

Sunita aprì la bocca, poi ingoiò le parole che rifiutavano di formarsi. Sua figlia soffriva, ma lei non sapeva per quale motivo. E la verità era che aveva paura di chiederlo.

Sunita aveva notato che Brinda aveva saltato un mese del ciclo. Ma chi l’avrebbe potuta trovare attraente?, si era chiesta quasi in segreto. Perché quale madre potrebbe ammettere anche solo a se stessa che sua figlia è quasi asessuata?

Era come se il gioco le avesse risucchiato ogni forma di femminilità. La mitezza e la vulnerabilità erano state sostituite da una forza di grafite e dalla tensione di una corda di nylon sotto la trazione di un peso di settanta chili. Come se, al pari della sua racchetta, cercasse di diminuire l’intensità della sensazione percepita al suo «punto d’impatto».

Nel mese che seguì il soggiorno alla spa tutto tornò a posto. Il giocatore di cricket sparì dalla sua vita e la sua tecnica di gioco parve acquistare una nuova aggressività.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.