Serrano Marcela - 1999 - Nostra Signora della solitudine by Serrano Marcela

autore:Serrano Marcela [Serrano Marcela]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Amazon: B006E0MFDK
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2010-10-17T22:00:00+00:00

Appena arrivata, mi ha portato i bagagli nella stanza che un tempo occupavano loro, con i due letti gemelli e gli stessi scaffali, con i gagliardetti del Cruz Azul e i poster del Che Guevara ancora appesi al muro. Emiliano Zapata, in una fotografia color seppia dei tempi della rivoluzione, che avevo acquistato all'Archivo Casasola, mantiene la sua posizione centrale sulla parete fra i due letti. Penso a quanto i miei figli troveranno accogliente la loro camera, quando vengono a trovare il padre, colma com'è del calore dell'infanzia.

Quando abbiamo deciso di considerare conclusa la giornata, mi rendo conto che è la prima volta da quattro giorni a questa parte, dal lunedì in cui mi hanno assegnato il caso di C.L. Àvila, che passa un tempo relativamente lungo senza che mi occupi di lei. Oggi è giovedì, soltanto giovedì, eppure mi sento in colpa neanche fossi una stachanovista, e chiedo in prestito a Hugo il videoregistratore. Me lo porto nella camera che ora è mia per visionare il nastro che mi hanno mandato ieri dalla sua casa editrice, il video della presentazione alla Fiera del Libro di Miami, la sua ultima apparizione in pubblico.

Mentre metto in funzione l'apparecchiatura, ascolto i rumori provenienti dal bagno nella camera a fianco e penso che tra me e C.L. Àvila esiste un'altra similitudine: possiamo contare tutt'e due sull'amicizia dell'uomo che è stato il nostro grande amore. Per essere corretti, bisognerebbe riconoscere qualche merito anche a Hugo e al comandante Monti, ma la vita mi ha insegnato che sono poche le donne che riescono a fare una cosa del genere.

Mi sento vincere dal sonno, alla mia età otto ore di volo lasciano il segno. E mi addormento ascoltando la voce di C.L. Àvila durante la sua ultima apparizione in pubblico, quella sua voce così caratteristica, così roca. Il mio ultimo pensiero è che le voci roche possiedono una qualità ineluttabile, che le altre voci non hanno: impossibile non distinguerle, improbabile confonderle.

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