Il Parnaso ambulante by Christopher Morley;

Il Parnaso ambulante by Christopher Morley;

autore:Christopher Morley; [Morley;, Christopher]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788838945175
editore: edigita
pubblicato: 2022-10-14T22:00:00+00:00


9

Ebbi un’impressione di profondo stupore. Il professore non era dunque partito per Brooklyn! Che cosa significava questo gironzolarmi intorno come un detective? Era nostalgia del Parnaso? Probabilmente no. E allora che cos’erano i terribili rumori uditi nella notte? Forse qualche vagabondo aveva fatto la ronda intorno al carrozzone nella speranza di derubarmi? E aveva forse attaccato Mifflin? O era Mifflin che aveva attaccato il vagabondo? E chi aveva avuto la peggio? Raccolsi il berretto fangoso e lo lanciai nel furgone.

Comunque avevo da risolvere dei problemi per conto mio, e quelli del professore potevano aspettare. Peg nitrì lamentosamente quando mi vide. Esaminai il suo piede. Alla luce del giorno non era difficile diagnosticare il suo male. Una lunga, frastagliata scheggia di ardesia si era conficcata nell’attaccatura della zampa.

La estrassi facilmente, scaldai un po’ d’acqua e lavai ancora la zampa con la spugna. Tutto sarebbe ritornato normale una volta che fosse stato ferrato. Ma dov’era il ferro?

Diedi un po’ di avena al cavallo, misi a cuocere un uovo e una tazza di caffè sulla stufetta a petrolio, e sbriciolai un biscotto da cani per Bock. Mi meravigliai una volta ancora della perfetta organizzazione del Parnaso. Bock mi aiutò a nettare la padella. Annusò ansiosamente il berretto quando glielo mostrai, scodinzolò.

Mi parve che l’unica cosa da farsi fosse di lasciare il Parnaso e gli animali dove stavano e di ritornare sui miei passi fino alla fattoria Pratt. Indubbiamente il signor Pratt mi avrebbe venduto volentieri un ferro da cavallo, e mi avrebbe mandato un suo dipendente a fare il lavoro per me. Non potevo guidare Peg così com’era, con una zampa ferita e senza ferro. Giudicavo che il Parnaso fosse al sicuro: il viottolo pareva solitario, e conduceva a una cava di pietre deserta.

Legai Bock ai gradini per fargli fare da guardia, presi con me la borsa e il berretto del professore, chiusi a chiave la porta del furgone, e mi incamminai sul sentiero. Bock guaì e tirò violentemente il guinzaglio quando mi vide scomparire, ma non vedevo che cosa altro avrei potuto fare.

Il viottolo raggiungeva la strada maestra circa un mezzo miglio indietro. Dovevo essere addormentata la sera prima, altrimenti non avrei mai potuto fare lo sbaglio di quella svolta. E non capivo perché Peg avesse voltato, a meno che, essendosi ferito al piede, non avesse giudicato il sentiero laterale un posto adatto per riposare. Doveva essere abituato a fermarsi a pernottare all’aperto.

Camminavo a lunghi passi meditando sulla mia avventura, e decisi di comprare una pistola al mio arrivo a Woodbridge. Mi ricordo di avere pensato che ora avrei potuto io stessa scrivere un libro.

Cominciavo già a sentirmi una pioniera incallita. Non ci vuole molto tempo ad abituare una persona adattabile a un nuovo tenore di vita, e la monotona routine della fattoria appariva di certo prosaica in confronto ai viaggi del Parnaso. Quando fossi arrivata al di là di Woodbridge e avessi attraversato il fiume, avrei incominciato seriamente la vendita dei libri. Avrei anche comprato un quaderno per appunti e avrei annotato le mie esperienze.



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