Sotto un cielo cremisi by Sotto un cielo cremisi

autore:Sotto un cielo cremisi
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

30.

Dopo aver riaccompagnato Hirem alla casetta, la Mummia ci seguí. E venne con noi al furgone. Mi aspettavo sempre che da un momento all’altro da sotto le sue bende saltasse fuori uno scarabeo. – Sarebbe molto piú semplice, – disse, – se spifferaste subito quel che vi ha raccontato.

– Per voi non c’è dubbio, – risposi.

– Anche per voi. Sareste a posto. Andremmo noi a recuperare i ragazzi e i quattrini, e tutti quanti sarebbero felici e contenti.

– Gli abbiamo dato la nostra parola, in un certo senso, – dissi.

– A lui?

– È con lui che stavamo parlando, – intervenne Leonard.

– Mi volete prendere per il culo?

– Non credo, – disse Leonard.

– Avete dato la vostra parola a un tizio che ha cercato di uccidervi e non volete raccontare all’Fbi quel che vi ha detto?

– Sí, piú o meno le cose stanno cosí, – confermò Leonard. – Ehi, ti ricordi giú al covo degli sbirri? Anche lui ci ha detto che non era una questione personale? Allora perché dovremmo incazzarci?

La Mummia scosse il capo. – Proprio non vi capisco.Vi stiamo facendo un piacere. Potremmo risolverla in fretta, e sbattervi in galera. E magari chiedere a Hirem cosa ne pensa se lo prendiamo a calci in culo fino a che non apre bocca.

– Non dirà un bel niente, e lo sapete benissimo, – dissi. – Altrimenti l’avreste già fatto cantare. E se lo fate, e poi trovate il ragazzo, da lui non saprete nient’altro di quel che vi interessa. Ovvero come funzionano gli ingranaggi della Dixie Mafia.

La Mummia ci guardò. Gli occhi neri che s’intravedevano tra le bende erano due fessure strette e scure, le labbra erano diventate violacee per via del freddo. Aveva un aspetto decisamente inquietante. – Vedete di trovare i due ragazzi e quel cazzo di denaro, e di farlo in fretta.

– Cristo, – disse Leonard. – Possiamo almeno fermarci a mangiare qualcosa e a farci una pisciata?

– Fate quel che dovete fare, – disse la Mummia. – Basta che lo fate alla svelta. Oggi sarebbe meglio.

– Potremmo impiegarci qualche giorno, – risposi. – Non saprei dirti quanti. Le cose potrebbero andare storte.

– Una cosa ve la devo dire, – fece la Mummia. – Siamo stanchi di stare a mollo in questa merda. Vogliamo tornarcene a casa, al calduccio, non certo star qui a cazzeggiare con Hirem. Chiaro?

– Se provassi anche a rafforzare le parole con il linguaggio dei segni, – disse Leonard, – magari capiamo meglio.

La Mummia gli mostrò il dito medio.

– Vedi? – disse Leonard. – Questo mi è arrivato. Ora ho capito tutto.

– Datevi una mossa, – disse la Mummia, tornando indietro alla casetta.

Saliti sul furgone dissi: – Detto da uno scarafaggio a un altro, non credo tu stia tanto simpatico alla Mummia.

– Sarà perché gli ho spaccato il culo.

– Sarà? – chiesi.

– Mhh, mi sa di sí. Sai, mi suona strano che la Mummia e il suo amichetto siano convinti che dobbiamo credergli solo perché sono del governo.

– È come la religione, – risposi. – Accettarla è un atto di fede.

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