Torna a Casa by Lisa Scottoline

Torna a Casa by Lisa Scottoline

autore:Lisa Scottoline
La lingua: ita
Format: azw3
Tags: Thrillers, Fiction, Suspense, Family Life, General
ISBN: 9788876254789
editore: Fazi Editore
pubblicato: 2014-01-25T23:00:00+00:00


Trentatré

«Megan, sbrigati». Jill non voleva perdere il treno per New York, quindi si affrettò a raggiungere l'auto sotto un limpido cielo mattutino. Megan si muoveva come una lumaca, digitando sul cellulare a testa bassa. Portava lo zainetto e la borsa di nuoto, che le sbattevano contro le gambe, appesi a un gomito. Jill sbloccò le portiere dell'auto, gettò dentro la borsetta, salì e mise in moto. «Megan, oggi».

«Mamma, stai calma». Megan aprì lo sportello del passeggero, lasciò cadere le sue borse sul pavimento dell'auto e si mise a sedere, sempre col cellulare in mano. «Abbiamo un sacco di tempo».

«No, in realtà, non ce l'abbiamo». Jill avrebbe potuto lanciarsi in una ramanzina, ma Megan era già del tutto assorbita nei suoi SMS. «A chi stai scrivendo, se posso chiederlo?».

«È solo Courtney», rispose Megan, a testa bassa. Jill, mentre si avviava, fece un cenno di saluto a Janet Baker, che stava uscendo per andare al lavoro.

«Oh, credevo fosse il tuo Guitar Hero».

«No». Megan si voltò a guardarla, corrucciata. «Mamma, Sam tornerà a casa? Ieri sera vi ho sentiti litigare, e lui se ne è andato».

Jill quasi frenò per la sorpresa. Megan non aveva bisogno di altri motivi di ansia, specialmente in quel momento. «È andato a dormire al laboratorio, ma stasera torna a casa», rispose Jill, chiedendosi se era vero. Non si era fatto sentire, ma neanche lei lo aveva chiamato.

«A lui non piace Abby. È per questo?».

«Gli piacerà quando la conoscerà meglio».

«No, non credo, e lo capisco. È cambiata». Megan guardò il cellulare che aveva emesso uno squillo per segnalare l'arrivo di un messaggio. «Anche a me la vecchia Abby piaceva più di questa nuova. Ma so che quella vecchia è lì, dentro di lei, da qualche parte. Se quanto dico per te ha un senso».

«Certo che ce l'ha». Jill guidò lentamente fino in fondo alla strada, poi si inserì in fila nel traffico di chi si dirigeva al lavoro. I conducenti sorseggiavano caffè caldo dai thermos, o facevano la prima telefonata della giornata, in una sorta di sfilata dell'alienazione.

«Non voglio che le accada niente».

«Neanch'io, so che non le accadrà».

«Credi che sia... scappata di casa?».

«Sinceramente, no. E tutto a posto». Jill le diede un colpetto affettuoso sulla gamba. «Dimmi di te. Oggi che fai?».

«Ho la prova di francese».

«Santo cielo». Jill cadde dalle nuvole. Di solito si esercitavano insieme sui termini francesi. «Sei preparata?».

«Abby se ne è andata a causa di Sam?».

«No, niente affatto. E non se ne è andata. Come dicevamo, potrebbe essere uscita con qualcuno, e comunque stiamo facendo di tutto per trovarla. Victoria è andata alla polizia, e se ne stanno occupando. Non ti preoccupare per lei».

Megan rimase in silenzio a osservare il cellulare. «È rimasta male per aver vomitato sul letto. Forse se fossi stata più carina con lei...».

Jill intervenne per troncare subito quell'argomento. «No, non si tratta di quello. Non è stato a causa tua, e comunque non se ne è andata. Non so dove sia, ma sono certa che riapparirà. Tesoro, cerca di non pensarci».

«Ma se è una persona scomparsa, come quelle che si vedono in TV, dobbiamo sbrigarci».



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