Tenebre by Robert R. Mccammon

Tenebre by Robert R. Mccammon

autore:Robert R. Mccammon [Mccammon, Robert R.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788804345695
editore: Mondadori
pubblicato: 1991-07-15T19:56:02.739742+00:00


46

La palestra della scuola superiore di Homewood era diventata un ospedale; il personale della Croce Rossa e dell'esercito aveva riparato alcuni generatori e c'era l'elettricità. Un allampanato medico della Croce Rossa, certo Eichelbaum, condusse Sister e Paul Thorson attraverso un labirinto di persone stese su brande e su materassi per terra. Sister teneva stretta la sacca da viaggio; non l'aveva mai persa di vista, nei tre giorni trascorsi da quando le sentinelle avevano udito i loro spari.

Dopo un pasto caldo a base di granturco, riso e caffè fumante, che le era parso squisitezza da buongustai, era stata accompagnata in uno stanzino di un edificio con il cartello accettazione, dove un'infermiera in abito bianco e mascherina l'aveva spogliata e le aveva passato su tutto il corpo un contatore Geiger. L'infermiera aveva fatto un balzo indietro di tre metri, quando l'ago del contatore era quasi schizzato dal quadrante. Aveva ripulito Sister, usando una polvere bianca e granulosa, ma il contatore continuava a chiocciare come gallina in calore. Dopo altri cinque o sei lavaggi, il Geiger aveva segnato un valore accettabile; ma quando l'infermiera aveva detto: «Questa bisogna buttarla via» e aveva allungato la mano verso la sacca, Sister aveva afferrato la donna per il collo e le aveva chiesto se ci teneva a vivere.

Due medici della Croce Rossa e un paio d'ufficiali dell'esercito, con l'aria da boy scout, a parte le livide cicatrici da ustioni sul viso, non erano riusciti a strapparle la sacca; e alla fine il dottor Eichelbaum aveva alzato le braccia al cielo. «E allora gratti via la merda da quella maledetta borsa!» aveva gridato.

La sacca era stata ripulita diverse volte e la polvere bianca era stata spruzzata in abbondanza sul suo contenuto. «Cerchi solo di tenere chiusa la maledetta borsa, signora!» aveva sbraitato Eichelbaum. Un lato del suo viso era coperto di ustioni livide e un occhio era cieco. «Se la scopro ad aprirla una volta sola, finisce nell'inceneritore!»

Sister e Paul Thorson avevano ricevuto un'ampia tuta bianca, come quelle indossate da gran parte della gente, che calzava anche stivali di gomma; ma il dottor Eichelbaum li aveva informati che già da qualche giorno avevano terminato le "calzature antiradiazione".

Il medico aveva spalmato sulle ustioni di Sister una sostanza simile alla vaselina e aveva esaminato attentamente una chiazza di pelle ispessita, appena sotto il mento, che sembrava una crosta contornata da quattro piccole escrescenze simili a verruche. Aveva trovato altre due verruche all'attaccatura della mascella, sotto l'orecchio sinistro, e una all'angolo dell'occhio sinistro. Le aveva detto che circa il settanta per cento dei superstiti aveva segni analoghi... si trattava quasi sicuramente di cancro della pelle, e non aveva modo di curarlo. Se asportata col bisturi, aveva detto, quella sorta di verruche ricresceva: mostrò il segno infiammato simile a una crosta nera che gli spuntava proprio sulla punta del mento. La cosa più bizzarra era che quei segni comparivano solo sul viso o nelle immediate vicinanze; non ne aveva mai visti al di sotto del collo, né sulle braccia, sulle gambe, su altre zone del corpo esposte alle radiazioni.



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