The China Study by Thomas M. Campbell II T. Colin Campbell

The China Study by Thomas M. Campbell II T. Colin Campbell

autore:Thomas M. Campbell II T. Colin Campbell [T. Colin Campbell, Thomas M. Campbell II]
La lingua: ita
Format: mobi
pubblicato: 2013-07-04T22:00:00+00:00


Terza Parte

GUIDA ALLA BUONA ALIMENTAZIONE

Qualche tempo fa ero al ristorante e guardavo il menu, quando ho notato un'opzione "low–carb", a basso contenuto di carboidrati, davvero strana: un enorme piatto di pasta condita con verdure, altrimenti nota come "pasta primavera". La stragrande maggioranza delle calorie derivava chiaramente dai carboidrati: come poteva essere "low–carb"? Era un errore di stampa? Non avevo questa impressione: in svariate altre occasioni ho notato che le insalate, le preparazioni a base di pane e persino i dolci alla cannella vengono definiti "low–carb", anche se l'elenco degli ingredienti dimostra che in realtà il grosso delle calorie è fornito dai carboidrati. Come si spiega?

La mania del "low–carb" è in larga misura il risultato del lavoro del defunto dott. Atkins e del suo messaggio dietetico. Recentemente, però, il libro Dr. Atkins' New Diet Revolution è stato battuto e rimpiazzato da The South Beach Diet, come best seller nel campo dietetico. La dieta di South Beach viene presentata come un programma più moderato, più facile da seguire e più sicuro rispetto alla dieta Atkins, ma a quanto posso giudicare, il "lupo" della perdita di peso si è solo camuffato con una nuova pelle d'agnello. Entrambe le diete si articolano in tre fasi, entrambe limitano pesantemente l'apporto di carboidrati durante la prima fase e sono abbondantemente a base di carne, latticini e uova. La dieta di South Beach, ad esempio, vieta il pane, il riso, le patate, la pasta, i prodotti da forno, lo zucchero e persino la frutta nel corso delle prime due settimane. Trascorso questo primo periodo, si può tornare all'assunzione di carboidrati fino a consumare quella che mi sembra una dieta americana abbastanza tipica. È forse questo il motivo per cui la dieta di South Beach si vende così bene. Secondo il sito web dedicato a questo programma dietetico, Newsweek avrebbe scritto: «Il vero valore di questo libro sono i suoi salutari consigli nutrizionali, che mantengono valida la parte migliore della dieta Atkins, la carne, e al tempo stesso eliminano il dogma secondo il quale tutti i carboidrati andrebbero evitati1».

Chissà chi nella redazione di Newsweek avrà esaminato la letteratura scientifica per decidere se si tratti davvero di consigli salutari o no. E se si consuma la dieta Atkins con l'aggiunta di una certa quantità di carboidrati, qual è la differenza rispetto alla dieta americana standard, ovvero l'alimentazione tossica di cui è accertato che rende grassi e cardiopatici, distrugge i reni, porta alla cecità, all'Alzheimer, al cancro e a una lunga serie di altri problemi medici? Questi non sono che esempi dell'attuale stato della consapevolezza nutrizionale negli Stati Uniti. Ogni giorno ho la prova che gli americani sono sommersi da una valanga di pessime informazioni nutrizionali. Ricordo la massima che risale a qualche decennio fa:"Agli americani piacciono le fandonie", oppure "Gli americani adorano sentir parlare bene delle loro cattive abitudini". A un primo sguardo sembrerebbe che questi due detti corrispondano al vero. O forse no?

La mia fiducia nell'americano medio è più forte: non è vero che agli americani piace sentirsi raccontare storie senza senso.



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