Sviluppi traumatici. Eziopatogenesi, clinica e terapia della dimensione dissociativa by Giovanni Liotti & Benedetto Farina

Sviluppi traumatici. Eziopatogenesi, clinica e terapia della dimensione dissociativa by Giovanni Liotti & Benedetto Farina

autore:Giovanni Liotti & Benedetto Farina [Liotti, Giovanni & Farina, Benedetto]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2015-07-08T21:00:00+00:00


Se la ricostruzione, anche sommaria, degli elementi di una storia di sviluppo attiva memorie traumatiche, è dunque bene rimandarne l’approfondimento a fasi successive della terapia, quando i pazienti hanno raggiunto un maggior senso di sicurezza e di autocontrollo (Courtois et al., 2009; Liotti et al., 2005b; van der Hart et al., 2006; Vanderlinden, Vandereycken, 1997).

Un altro problema nella ricostruzione della storia dei pazienti è rappresentato dalle false memorie. I disturbi a carico della memoria auto-biografica, la scarsa fiducia in sé e nella propria capacità di ricordare, l’estrema dipendenza di alcuni pazienti nei confronti dei loro terapeuti possono indurre la formazione di falsi ricordi. E' ampiamente dimostrata, infatti, la possibilità di manipolare la memoria altrui e indurre ricordi non autentici attraverso tecniche che sfruttano la tendenza a costruire narrazioni coerenti (anche in assenza di ricordi precisi), la suggestionabilità dell’individuo, e l’autorevolezza di colui che induce il falso ricordo (Loftus, 1997,2003; Piaget, 1945; Schacter, 1996). Al fine di compiacere inconsapevolmente un terapeuta alla ricerca di eventi traumatici, oppure per dare coerenza a ricordi frammentati o consistenza a contenuti emotivi difficilmente rappresentabili, è possibile che alcuni pazienti riferiscano eventi traumatici non realmente accaduti. Anche per questo motivo è importante che il terapeuta proceda con la ricostruzione delle memorie traumatiche, in qualsiasi fase della terapia, con estrema cautela senza che le proprie convinzioni sul ruolo delle esperienze traumatiche possano indurre falsi ricordi nei propri pazienti. Sono documentati numerosi casi di induzione di falsi ricordi traumatici causati da psicoterapeuti incauti o ingenui (Loftus, 1997).

E' possibile inoltre che falsi ricordi siano stati innestati durante l’infanzia o nelle fasi successive dello sviluppo da figure di riferimento,5 come nel caso seguente:

Ada, una giovane donna con un disturbo dissociativo, aveva raccontato al suo terapeuta di essere stata oggetto di attenzioni sessuali da parte del padre. Tuttavia, la ricostruzione dettagliata della sua storia infantile dimostrò che tali ricordi erano assai poco plausibili. Nei periodi in cui era collocato il ricordo delle molestie Ada aveva incontrato il padre molto di rado e sempre in presenza di altre persone. I genitori erano separati e il padre viveva stabilmente all’estero con una nuova compagna. Nelle fasi successive della terapia emerse che la madre di Ada dopo la separazione dal marito aveva iniziato a soffrire di prolungati episodi depressivi e deliri di persecuzione nei confronti dell’ex marito, verso il quale aveva sempre conservato un grande rancore per essere stata lasciata e perché un’altra donna le era stata preferita. La madre di Ada si era opposta a qualsiasi tentativo del marito di vedere la figlia giungendo ad accusarlo di molestie sessuali nei confronti della piccola. Molestie sconfessate dagli organi giudiziari ma rimaste nella memoria di Ada.



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