Un lamento funebre per principi (Un trono per due sorelle - Libro Quattro) by Morgan Rice

Un lamento funebre per principi (Un trono per due sorelle - Libro Quattro) by Morgan Rice

autore:Morgan Rice [Rice, Morgan]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Young Adult Fiction, Fantasy, Epic, Coming of Age, Girls & Women
ISBN: 9781640293748
Google: Y91PDwAAQBAJ
editore: Morgan Rice
pubblicato: 2018-03-07T13:49:52.774000+00:00


CAPITOLO SEDICI

Misero Sofia in camere più grandi di quelle che aveva avuto al castello di Ashton, con Kate da qualche parte nei paraggi. Sofia in parte si aspettava che sua sorella fosse lì al suo risveglio, desiderosa di esplorare la città, invece fu Rika ad aprire la porta, entrando con un vestito tra le braccia.

“Pensavo fossi alzata. Tua sorella ha detto che avremmo dovuto lasciarti dormire mentre lei se ne andava, ma ho pensato che sarebbe stato uno spreco per la giornata.”

“Kate se n’è andata?” chiese Sofia.

“Oh, non in quel senso. Frig e Ulf le vogliono mostrare la campagna attorno alla città.”

Era proprio una cosa da Kate.

“Ecco,” disse Rika. “Ti ho portato uno dei miei vestiti. Ti faccio vedere la città se ti va.”

“Mi piacerebbe,” disse Sofia. Era strano con quanta velocità la famiglia di suo zio l’avesse accolta, e come la cosa le sembrasse naturale.

Il vestito era in lana chiara, e le stava sorprendentemente bene. Rika fece strada, mostrando a Sofia le cucine e le gallerie, tutti gli angolini per cui suo zio non aveva avuto tempo il giorno prima, e poi si diresse verso i cancelli dei castello.

Con sorpresa di Sofia, lì c’era Jan, vicino ai cancelli, splendido nella sua tunica colorata e il mantello arlecchino. Anche se i suoi pensieri erano un vuoto per lei, quelli di sua sorella erano tutt’altro.

Oh cavolo, ha veramente fatto impressione su di lui.

Sofia guardò verso Rika. “Ehm… Rika? Sai che posso sentire i tuoi pensieri, vero?”

Normalmente non era una cosa che diceva, ma non voleva sentirsi come una che origlia, e in ogni caso desiderava sapere cosa Rika volesse dire. La ragazza parve un poco imbarazzata.

“Mi spiace,” le disse. “Nostro padre ci ha insegnato a tenere nascosti i nostri pensieri, ma devo ammettere che non sono mai stata tanto brava a farlo.”

“Non volevo metterti in imbarazzo,” disse Sofia. “È solo che… cosa intendi dire quando sostieni che ho fatto impressione su Jan?”

Non lo sa? Oh dannazione, può…

“Rika?” chiese Sofia.

“Penso che sia un po’ innamorato di te,” disse Rika, il volto rosso quasi come i suoi capelli. “Sta ovviamente cercando di fare colpo su di te, vestito a quel modo.”

Sofia guardò con sorpresa il giovane. Doveva ammettere che era bello, della sua età, con un aspetto che lo faceva sembrare più un poeta o uno studioso che un guerriero. Poteva quasi provare una piccola attrazione guardandolo.

Ma la verità era che in quel momento non era ciò che le interessava. Lei amava Sebastian, e il pensiero di qualsiasi cosa oltre a ciò rendeva tutto fin troppo complicato.

“Solo… non essere troppo dura con lui,” le disse Rika. “E non fargli sapere che l’hai capito da me.”

“Lo posso fare,” disse Sofia.

Andarono avanti e Jan sorrise.

“Eccovi qua,” disse. “Ho sentito da Rika che sareste andate in città. Ho pensato che potevo venire anche io, per farti vedere alcuni dei posti più belli.”

Sofia rispose al suo sorriso. “Mi pare ottimo. Veramente non so molto di Ishjemme.”

Sofia sentì Rika sbuffare. “Non incoraggiarlo. Ti racconterà ogni storia scritta dai bardi nordici.



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