Una sola goccia di sangue by John Carreyrou

Una sola goccia di sangue by John Carreyrou

autore:John Carreyrou [Carreyrou, John]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852092909
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


XV

L’unicorno

Odiava la caricatura che accompagnava l’articolo.1 L’artista le aveva fatto una testa enorme e quel sorriso stupido e ingenuo era da perfetta oca giuliva. A parte quello, l’articolo nel complesso non era male. Occupava quasi una pagina nella prima sezione del «Wall Street Journal» e toccava tutte le note giuste. Prelevare il sangue nel modo tradizionale con un ago nel braccio era paragonato al vampirismo o, come si esprimeva con più eleganza l’autore, a una «medicina alla Bram Stoker». Per contro, del sistema Theranos si diceva che richiedeva «solo quantità di sangue microscopiche» e che era «più rapido, più economico e più accurato dei metodi convenzionali». In una citazione alla fine dell’articolo, la donna giovane e brillante che aveva lasciato a metà gli studi a Stanford autrice di questa invenzione rivoluzionaria veniva consacrata come «il prossimo Steve Jobs o Bill Gates» da nientemeno che l’ex segretario di Stato George Shultz, l’uomo a cui era riconosciuto il merito di avere vinto la guerra fredda.

Elizabeth aveva fatto in modo che l’uscita del pezzo, pubblicato nell’edizione del «Journal» di sabato 7 settembre 2013, coincidesse con il lancio commerciale dei servizi per le analisi del sangue della Theranos. Per il lunedì mattina era previsto un comunicato stampa con l’annuncio sia dell’apertura del primo centro benessere Theranos in un punto vendita della Walgreens a Palo Alto, sia dei progetti per una successiva espansione della partnership a livello nazionale.2 Per una startup fino ad allora sconosciuta, un articolo così lusinghiero su una delle pubblicazioni più importanti e rispettate del paese era un colpo grosso. Lo aveva reso possibile lo stretto rapporto che Elizabeth intratteneva con Shultz, un contatto che aveva allacciato due anni prima e accuratamente coltivato.

L’ex statista, che oltre a essere stato l’artefice della politica estera durante l’amministrazione Reagan aveva anche ricoperto gli incarichi di segretario del Lavoro e segretario al Tesoro sotto la presidenza Nixon, era entrato a far parte del consiglio direttivo della Theranos nel luglio 2011, diventando uno dei più strenui paladini di Elizabeth.3 Membro eminente della Fondazione Hoover, il think tank ospitato nel campus di Stanford, malgrado l’età avanzata (novantadue anni) Shultz rimaneva una figura rispettata e autorevole nelle cerchie repubblicane. I suoi occasionali articoli d’opinione erano quindi i benvenuti sulla pagina editoriale, notoriamente conservatrice, del «Journal».

Nel 2012, durante una visita alla sede del giornale nel centro di Manhattan per discutere sul cambiamento climatico con il comitato di redazione, Shultz aveva buttato lì un accenno alla riservata e appartata fondatrice di una startup della Silicon Valley che, ne era certo, con la sua tecnologia avrebbe rivoluzionato la medicina. Incuriosito, il responsabile di lunga data della pagina editoriale del «Journal», Paul Gigot, aveva proposto di inviare uno dei suoi collaboratori a intervistare la misteriosa enfant prodige quando si fosse sentita pronta a rompere il silenzio e a presentare al mondo la propria invenzione. Un anno dopo Shultz l’aveva contattato informandolo che Elizabeth era pronta e Gigot aveva affidato l’incarico a Joseph Rago, un membro del comitato editoriale del «Journal» che aveva scritto numerosi articoli sull’assistenza sanitaria.



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