Urania 0628 - L'Atomo Azzurro by Robert Moore Williams

autore:Robert Moore Williams
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Science Fiction, ePub cleanup by Garak V4.8
editore: Mondadori
pubblicato: 1963-02-24T11:52:17+00:00

7

Kay stava finendo di bere il caffè quando lui entrò. Aveva i capelli ravviati e stretti in un nodo sulla nuca, e il viso truccato e ben curato. La faccia era ancora stanca, ma molte rughe erano scomparse. Quando Rahmer entrò nella stanza le brillarono gli occhi.

— Grazie per il letto — disse.

— Per carità!

— Vi ho distolto da qualcosa di importante?

— Sì. Ma forse siete più importante voi. Siete riuscita a ricordare qualcosa?

— No. Ho dormito. Soltanto dormito.

— A volte quando ci si sveglia molti ricordi dimenticati o censurati ci tornano in mente.

— Invece niente, tranne una fame da lupi. Oh, grazie — le ultime parole erano dirette a Bill Nex che entrava con un vassoio. — Siete proprio gentile. Ogni volta che vi vedo, mi portate qualcosa di buono.

Il sorriso di Nex diceva chiaramente che avrebbe voluto avere trentanni di meno.

Mentre mangiava, Kay McKay studiava Rahmer. — Siete preoccupato, Jared. Volete che ne parliamo?

— Appena avrete finito la colazione, vi farò vedere di che si tratta.

— Che volete da me?

— Non oso dirvelo. Non so fino a che punto conosco il funzionamento della psiche. Se avessi qui un bravo psicologo sarebbe diverso, ma io non sono uno psicologo, e posso solo sperare che prima o poi voi ricordiate quel che sapete ma che avete dimenticato.

— E se non riesco?

— Pazienza — disse Rahmer con un sorriso.

Ma non aggiunse che la luce degli uomini liberi si sarebbe spenta nel sistema solare forse per migliaia di anni.

Jim Troker, uno degli esausti collaboratori di Caleb, irruppe nella stanza. — Caleb vi vuole — disse a Rahmer. — Anche la signora.

— Volete seguirmi? — disse Rahmer a Kay.

— Certo!

Mentre si dirigeva verso il laboratorio di Caleb, Rahmer sostò al Centro Messaggi. Era nuovamente di turno Mike Conlon. — Distaccate dieci uomini e mandateli a bordo della mia nave. Portate lo scafo davanti alla porta della tana di Caleb, e tenetevi pronto a salpare. Tutti gli altri a bordo delle navi. Per la mia scegliete i tipi più robusti. Sbrigatevi.

— Sì, signore. Ma il Centro Messaggi?

— Portate una trasmittente a bordo della mia nave.

— Bene. Dobbiamo partire tutti?

— A un dato segnale — rispose Rahmer. Vide che Kay McKay lo fissava, pronta a rivolgergli domande a cui lui non voleva rispondere. — Verrete a bordo del mio legno, naturalmente — aggiunse.

— L'Atomo Azzurro? — chiese lei.

Jarr annuì. — Caleb ha costruito un rivelatore. Sta avvicinandosi.

Il volto di Kay era deciso. — Mi spiace di avervi cacciato in questo guaio, ma non avevo scelta.

— C'eravamo già, nei guai, prima del vostro arrivo — disse Rahmer. — L'Atomo aveva portato via alcuni dei nostri. La guerra era già dichiarata. — Parlava con voce aspra. — Finora ha sempre vinto lui. Il guaio peggiore è che non sappiamo cosa sia né dove si trovi.

— Io arrivo di là?

— Sì. Se almeno poteste ricordare dove vi ha portata!

— Mi ci proverò.

Nella tana fumosa regnava un silenzio profondò. Entrando, Rahmer ebbe l'impressione che quegli uomini esausti fossero personaggi

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