Versetti pericolosi by Alberto Maggi

Versetti pericolosi by Alberto Maggi

autore:Alberto Maggi
La lingua: it
Format: mobi, epub
Tags: mobi ok
editore: EDIGITA
pubblicato: 0100-12-31T23:00:00+00:00


Fede e sacrilegio

Se la madre di Gesù non è riuscita ad avere alcun contatto con il figlio, ci riuscirà una donna che, per la sua condizione, è un’intoccabile. In realtà costei è semplicemente un’ammalata, ha perdite di sangue mestruale inarrestabili, ma in un mondo dove ignoranza e superstizione si amalgamano con la benedizione della religione, una semplice malattia può diventare una maledizione. Per la sua infermità la donna è infatti evitata come una lebbrosa15, ritenuta un’immonda che infetta tutto quel che tocca e chiunque l’avvicina16.

La situazione della donna è tragica.

Se è sposata, il marito ha il dovere di ripudiarla17, e se è ancora nubile, non può sposarsi. L’unico che potrebbe fare qualcosa per lei è il Signore. Ma lei è impura e non può rivolgersi a Dio e neanche osare di mettere piede nel suo santuario in quanto, se la scoprono, rischia di essere uccisa18.

La donna, che doveva essere stata una benestante, «pur avendo speso tutti i suoi beni per i medici, non aveva potuto essere guarita da nessuno» (Lc 8,43). La perdita continua di sangue significa che lei sta lentamente morendo ed è la morte l’unica realtà che l’attende.

A meno che… a meno che Gesù, l’uomo di Dio del quale ha sentito la fama, possa salvarla. Ma una donna in quelle condizioni, una che rende impuro tutto quel che avvicina, non può permettersi di presentarsi da Gesù, la Legge divina glielo impedisce.

La donna è combattuta: se osserva la Legge va incontro alla morte.

Se la trasgredisce, commette peccato, ma forse ci può essere una qualche speranza.

La forza della vita è talmente potente da essere capace di far superare ogni legge umana o divina che sia, e la donna si decide, trasgredisce la Legge, «gli si avvicinò da dietro, gli toccò il lembo del mantello e»…

E…?

La donna ha violato coscientemente la Legge, e sa che per chi lo fa sono in agguato ben cinquantadue maledizioni scrupolosamente elencate nel Libro del Deuteronomio (Dt 28,15-68).

Invece Dio non la incenerisce con una delle sue maledizioni, ma la benedice restituendole pienezza di vita: «e immediatamente l’emorragia si arrestò» (Lc 8,44).

Gesù, che ha percepito che una forza è uscita da lui, chiede: «Chi mi ha toccato?» (Lc 8,45). Tutti negano, e la donna, «vedendo che non poteva rimanere nascosta, tremante, venne e si gettò ai suoi piedi e dichiarò davanti a tutto il popolo per quale motivo l’aveva toccato e come era stata guarita all’istante» (Lc 8,47).

La donna è tremante e si è gettata ai piedi di Gesù. È molto grave quel che ha fatto e ora si aspetta il rimprovero, la punizione.

Il sollievo di essere stata guarita si trasforma in angoscia per quel che le può capitare. Ora che ha riacquistato la vita, può essere condannata a morte.

Gesù, l’uomo di Dio, contaminato dal tocco infetto della donna impura19, le si rivolge con affetto.

A colei che ha commesso un sacrilegio, Gesù non rivolge parole di rimprovero per averlo toccato e reso impuro (Lv 15,27), o di minaccia per la trasgressione compiuta, ma, tra la grande sorpresa di tutti, le dice: «Figlia, la tua fede ti ha salvata.



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