Williamson Jack - 1933 - Il popolo d'oro by Williamson Jack

Williamson Jack - 1933 - Il popolo d'oro by Williamson Jack

autore:Williamson Jack
La lingua: ita
Format: mobi, epub
pubblicato: 2011-12-15T08:12:26+00:00


Gli strani occhi del serpente

Si era ormai nell’ora torrida del mezzogiorno. Gli spietati raggi del sole si riversavano roventi sull’arida pianura vulcanica che la tigre dorata stava attraversando, battendo sui frastagliati pendii di lava sotto il torreggiante cono basaltico dell’ Hajar Jehannum. Non tirava un alito di vento: l’aria tremolava per l’insopportabile calura.

Dopo alcuni attimi di riflessione, Price decise di ritirarsi nella wadi che aveva appena attraversato a costo della perdita di tante vite umane, e di aspettare lì l’arrivo di Malikar. Non gli andava di fuggire davanti a un singo-lo uomo. Ma non era sicuro che Malikar fosse un uomo: desiderava mettersi sotto la protezione dei cannoni di Jacob Garth.

A metà valle, dove gli orrendi mucchi di bianchi frammenti di ghiaccio si stavano tingendo di rosso, fermò gli arabi e si mise ad aspettare; spedì anche a Jacob Garth un biglietto dove lo informava della vittoria riportata sulla collina e dove lo avvertiva dell’arrivo di Malikar.

Ben presto la tigre fece la sua apparizione sulla collina, tra gli specchi a pezzi e i corpi senza vita degli uomini vestiti d’azzurro. Per un po’ la gigantesca bestia rimane là ferma: Malikar, seduto sull’ howdah e avvolto nelle sue vesti rosse, si guardò intorno.

Poi i cannoni Krupp cominciarono di nuovo a far fuoco. Price sentì il fi-schio degli shrapnel sopra la sua testa. E vide nuvole di fumo bianco levarsi vicino all’immobile tigre, là dove cadevano le granate ad alto potenziale esplosivo.

Poi successe una cosa strana.

Malikar si alzò in piedi sull’ howdah, si girò a guardare il miraggio ancora sospeso nel cielo, e alzò le mani in un imperioso gesto di comando.

La donna dorata si voltò e parve parlare al serpente.

Con le incredibili, gigantesche scaglie che brillavano di una gialla luce metallica, il grande serpente si mosse nel cielo. Sollevò la larga testa a cu-neo e mostrò in tutta la sua lunghezza il collo esile. Lo fece oscillare avanti e indietro lentamente, con ritmo costante, mandando bagliori ipnotici dagli occhi neri pieni di sfumature purpuree.

Price cercò di distogliere lo sguardo… ma non ci riuscì! Strani, freddi, malvagi, quegli occhi ipnotici lo attiravano col loro fascino minaccioso. Si sentiva paralizzato in tutto il corpo. Riusciva a stento a respirare. La testa gli pulsava, la gola era secca e contratta, gli arti erano freddi e sudati.

I cannoni di là dalla wadi cessarono il fuoco, e Price capì che anche gli altri erano stati colti da quell’incredibile paralisi.

Brillanti, nero-rossastri, gli occhi del serpente risplendevano della fredda forza della malvagità più irriducibile. Ma erano anche colmi di un’oscura saggezza, una saggezza più antica della stessa razza umana. Ed esprimevano una titanica, irresistibile volontà.

Price si sforzò disperatamente di muoversi. Ma era attanagliato da una paralisi mortale. Il cervello era come oppresso da un peso insopportabile, la testa gli girava. Il senso di soffocamento era intollerabile, e le membra erano sempre più pervase da un freddo formicolìo.

Ma non intendeva arrendersi. Non intendeva lasciarsi ipnotizzare da un serpente. Anche se era un serpente d’oro che faceva parte di un folle miraggio.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.