1Q84 - Libro 1 e 2 by Haruki Murakami

1Q84 - Libro 1 e 2 by Haruki Murakami

autore:Haruki Murakami [Murakami, Haruki]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2011-11-21T23:00:00+00:00


24. Tengo

Dove sta il senso del fatto che quel mondo sia diverso dal nostro?

Il giovedì cominciò a piovere fin dalla mattina. Non era una pioggia violenta, ma aveva un carattere terribilmente ostinato. Aveva cominciato il giorno prima, dopo mezzogiorno, e non aveva smesso nemmeno per un momento. Quando sembrava che stesse per finire, si risvegliava, riprendeva con maggiore intensità. Nonostante fosse ormai la seconda metà di luglio, la stagione delle piogge non accennava a finire. Il cielo era scuro, come se fosse chiuso da un coperchio, e il mondo era tutto impregnato di umidità.

Poco prima di mezzogiorno Tengo, indossati impermeabile e cappello, stava per uscire a fare la spesa nelle vicinanze, quando vide, infilata nella cassetta della posta, una busta imbottita beige, piuttosto spessa. Sulla busta non c'era timbro postale né francobollo. Non riportava nemmeno l'indirizzo o il nome del mittente. Davanti, al centro, c'era scritto a penna, in una grafia dura e minuta che sembrava incisa con un chiodo sulla carta secca: «Tengo». Era inequivocabilmente la scrittura di Fukaeri. Tagliata la busta, dentro trovò una cassetta TDK della durata di sessanta minuti. Non c'era altro, né una lettera né un messaggio. La cassetta non aveva custodia e non recava nemmeno l'etichetta autoadesiva.

Tengo esitò un po', poi rinunciò a uscire, e decise di rientrare in casa per ascoltare la cassetta. La sollevò per guardarla controluce, poi la scosse alcune volte. Nonostante il suo aspetto enigmatico, sembrava una normalissima audiocassetta prodotta in serie. L'ipotesi che se avesse provato ad ascoltarla sarebbe scoppiata era remota.

Si tolse l'impermeabile e mise il radioregistratore sul tavolo della cucina. Tirò fuori di nuovo la cassetta dalla busta e la inserì nell'apparecchio. Preparò dei fogli di carta e una penna biro nel caso avesse avuto bisogno di prendere appunti. Si guardò intorno per controllare che non ci fosse nessuno e premette il pulsante «play».

All'inizio non si sentì alcun suono. Il silenzio andò avanti per un po'. Stava giusto cominciando a chiedersi se il nastro non fosse vuoto, quando tutt'a un tratto si sentirono dei fruscii di sottofondo. Gli sembrò di distinguere il rumore di una sedia trascinata, e un leggero colpo di tosse. Poi improvvisamente Fukaeri cominciò a parlare.

«Tengo» disse, come per fare una prova voce. Per quanto lui potesse ricordare, era la prima volta che Fukaeri pronunciava il suo nome.

Lei fece un altro colpo di tosse. Sembrava un po' tesa.

«Sarebbe stato meglio scrivere una lettera, ma siccome non è il mio forte, registro su nastro. Posso parlare più facilmente così che al telefono. Qualcuno potrebbe ascoltare la chiamata. Aspetta che bevo un po' d'acqua».

Si sentì il rumore di Fukaeri che prendeva in mano un bicchiere, beveva un sorso e (forse) lo rimetteva sul tavolo. Quel suo modo particolare di parlare, senza accento, virgole e punti interrogativi, ad ascoltarlo registrato su nastro dava l'impressione di essere ancora più strano che in una conversazione dal vivo, quasi irreale. Ma nel nastro, rispetto alle conversazioni, Fukaeri parlava mettendo insieme più frasi di seguito.

«Avrai sentito dire che sono scomparsa. Forse sarai preoccupato.



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