Abbiamo toccato le stelle by Riccardo Gazzaniga

Abbiamo toccato le stelle by Riccardo Gazzaniga

autore:Riccardo Gazzaniga [Gazzaniga, Riccardo]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858694145
editore: Rizzoli
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Voglio tentare l’impossibile, per mostrare che può essere fatto.

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Storia di

TERRY FOX

Terry Fox è un ragazzo del Canada che, sin da piccolo, si cimenta con successo in diversi sport: calcio, rugby, baseball e persino basket, dove, nonostante una statura normale, si impegna così tanto che riesce a passare da riserva a miglior giocatore della squadra.

All’università Fox inizia a interessarsi alla chinesio-logia, la scienza che studia i movimenti del corpo, perché vorrebbe diventare un insegnante di ginnastica.

Ma il destino, per lui, ha altri piani.

Nel 1976, a diciotto anni soltanto, Terry ha un incidente: tampona un’auto, distruggendo la propria. Lui esce dalle lamiere quasi illeso, riportando solo una lieve ferita a un ginocchio.

L’anno dopo, però, manifesta ancora dolori alla stessa gamba e si sottopone a una serie di accertamenti.

La diagnosi è terribile: gli viene scoperto un osteosarcoma, tumore maligno che tende a espandersi dalle ginocchia ai muscoli e ai tendini, con frequenti metastasi polmonari.

Gli dicono che ha il 50 per cento di probabilità di salvarsi con la chemioterapia. Le sue possibilità di sopravvivenza, solo due anni prima, sarebbero state appena del 15 per cento, se non ci fosse stata la ricerca, che – giorno dopo giorno – aumenta la speranza di vita dei malati.

Ma la chemio, da sola, non basta.

Ad appena diciannove anni Terry deve subire anche l’amputazione della gamba destra, per fermare il male nel modo più radicale e aumentare le possibilità di sopravvivenza. Gli viene impiantata una protesi e, intanto, è sottoposto a una chemioterapia lunghissima, sedici mesi, durante i quali vede diversi altri pazienti che si curano con lui soffrire e poi morire.

Terry lotta valorosamente contro la malattia e, ancora sotto terapia, gioca a basket nel campionato per atleti in carrozzina, diventando per tre volte campione canadese.

Eppure questo ragazzo continua a ritenersi fortunato e a pensare a chi non ce l’ha fatta. A chi deve lottare contro la malattia e ha bisogno che la ricerca continui, migliori, trovi nuove cure.

«Non è una cosa che ti puoi lasciare alle spalle. Non potevo andarmene sapendo che quei visi e quel dolore esistevano ancora, anche se io fossi stato libero dal mio male.»

Terry decide che deve fare qualcosa di più.

Prima di essere operato ha letto di un uomo che ha corso la maratona di New York con un arto artificiale e si è ripromesso di imitarlo.

Così, nel 1979, ci prova anche lui.

«Sono competitivo. Sono un sognatore, amo le sfide, non mollo. Quando ho deciso di farlo sapevo che lo avrei fatto in modo totale. Non c’erano vie di mezzo.»

Si allena per mesi, poi partecipa a una prima maratona, nonostante la gamba artificiale gli renda molto dolorosa la corsa, almeno per i primi venti minuti.

Poi il dolore gli concede tregua.

Finisce ultimo, a dieci minuti dal penultimo arrivato, ma viene accolto dal pubblico con commozione ed entusiasmo.

È a questo punto che Terry svela il suo vero piano: quella maratona, in realtà, è stata solo una prima prova.

«Voglio tentare l’impossibile, per mostrare che può essere fatto.»

Tre anni dopo l’amputazione della gamba, nel 1980, il ventiduenne Terry



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