Andreoli Vittorino - 2011 - Il denaro in testa by Andreoli Vittorino

Andreoli Vittorino - 2011 - Il denaro in testa by Andreoli Vittorino

autore:Andreoli Vittorino [Andreoli Vittorino]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: General, Psychology
ISBN: 9788858623183
Google: IIIeL4DkY_4C
Amazon: B007FQ9TG8
editore: Bur
pubblicato: 2012-01-09T23:00:00+00:00


Antidoto alla paura

La seconda funzione del denaro è quella di amuleto, o comunque di antidoto, contro la paura. È un uso di particolare significato nel nostro paese, e ancora dominante nelle vecchie generazioni. I nonni quindi si differenziano nettamente dai nipoti, ma non sono più sicuro che la stessa distinzione valga anche per i padri nei confronti dei figli.

Il denaro in questo caso si pone come strumento per affrontare le disgrazie, le difficoltà certo presenti ma soprattutto future. Ci si immagina un tempo in cui le possibilità di guadagno saranno ridotte e non si potranno impegnare le proprie capacità professionali. Per questo si risparmia tenendo da parte del denaro, sempre pronto in caso di emergenza.

La perdita del lavoro, infatti, equivale quasi a una paralisi motoria o mentale. Il manovale, colui che vive grazie alle proprie mani, se le sente paralizzate, ingessate se si trova senza lavoro, non gli servono più a nulla, e del resto non riesce in altro modo a guadagnare un salario. Così coloro che hanno un'attività di concetto, i colletti bianchi abili a fare di conto o usare la penna, se sono obbligati a stare a casa e non più in un ufficio, si sentono privati delle loro funzioni mentali, come càpita a chi ha avuto un ictus, sia pure transitorio.

Non mettono più nemmeno la camicia bianca, stanno in pigiama e pèrdono così anche quella divisa che li caratterizzava.

Un informatico senza lavoro è come un computer con la batteria scarica. Un ricercatore senza microscopio non vede più nulla. Un artista senza mercato si trova al buio, non riesce a comporre un'opera né ad ammirarla.

Ma ci sono altri eventi che fanno sentire impotenti. Le recessioni economiche, per esempio, possono togliere lavoro a molte persone lasciandole in condizioni di povertà. I cosiddetti ammortizzatori sociali sono solo dei linimenti al male, non la cura. Già mettono in crisi chi li riceve perché non garantiscono lo stesso tenore di vita precedente. E poi muta l'atmosfera delle giornate, la speranza si affievolisce o addirittura muore.

La vera paura del futuro riguarda, però, soprattutto le malattie, che fanno sentire ognuno fragile, appeso a un filo di ragno. A mio parere questa è l'esperienza più drammatica per una persona. Basta un imprevisto e in un attimo si trasforma un'intera esistenza.

Non ci si pensa neppure. Si va in vacanza al mare e ci si trova coinvolti in un incidente stradale: si stava parlando di come trascorrere il tempo tra nuotate e gite in barca, e si finisce in un ospedale con una gamba ingessata.

Può, però, capitare un problema anche a un componente della famiglia che, se non sempre è unita, lo diventa almeno nelle disgrazie. Per esempio può succedere qualcosa ad un nipote. È lì che ride felice e mangia noccioline, ma gliene va una di traverso e non riesce più a respirare. All'improvviso il mondo si fa nero, il futuro diventa drammatico, la vita appare appesa ad un destino che l'uomo non può controllare.

Naturalmente la disgrazia maggiore è legata alla morte. Si perde una persona cara e ci si accorge di colpo della sua importanza.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.