Angel by Dorotea De Spirito

autore:Dorotea De Spirito [Spirito, Dorotea De]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: fantasy, nodoppi
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

QUALCOSA SI SPEZZA

Sono davanti alla classe a riflettere su ciò che mi ha detto Lavinia, quando nel corridoio compare Guglielmo.

L'istinto sarebbe di sorridere e salutarlo.

— Che ci fai qui? — dico invece.

Lui sorride, illuminando a giorno il corridoio ombroso.

— Ciao, Vichi, mi delizia l'idea che tu possa pensare che io sia qui per te, ma tieni a mente che i distributori automatici sono su questo piano.

Si avvicina, mi prende una mano e la stringe fra le sue. Il mio respiro muore, si fa debole e impercettibile.

— E un'altra cosa, ricordi cosa ti avevo promesso un po' di tempo fa?

Sì: di tenere le distanze.

Annuisco con fatica, arpionata alle sue pupille.

Sorride maligno, sollevando il piercing argenteo.

— Mi dispiace, non sono mai stato bravo a mantenere le promesse.

Si porta la mia mano davanti alle labbra, continuando a fissarmi negli occhi.

Quante cose ci sono da scoprire in questi occhi... Quanta luce e quanta oscurità si mescolano, dando origine a mille emozioni e mille altre ancora. Mille scuse, mille doni e una sola verità, nascosta e confusa in mezzo a tutto il resto, che scivola sul fondo mandando bagliori delicati e bellissimi, come una perla trasportata dalle acque di un fiume.

Ne varrebbe la pena? Mi chiedo.

Soffrire per cercare di raggiungere quello splendore? Chinarsi sul bordo del fiume e immergere il braccio fino alla spalla in quelle acque torbide, sporgendosi fino a sfiorarne il bordo con il viso. Rischiare di cadere solo per tentare di raggiungere quella lucentezza, quel bagliore di madreperla?

Ne varrebbe la pena?

La campanella suona, crudele, destandomi da questi pensieri.

Sorride ancora.

— Quindi, Vichi, ci vediamo prestissimo. Lascia andare la mia mano e si avvia verso le scale. Rimango due secondi impalata, senza riuscire a trovare nulla di sensato da dirgli.

— E comunque i distributori sono dall'altra parte! — gli urlo dietro quando probabilmente lui non può più sentire.

Rientro in classe, mi siedo al mio posto e, nonostante tutto, non riesco a nascondere un'intensa sensazione di felicità.

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