Atlante della corruzione by Alberto Vannucci

Atlante della corruzione by Alberto Vannucci

autore:Alberto Vannucci [Vannucci, Alberto]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: questione morale, concussione, tangenti, peculato, nepotismo, clientelismo, mazzette, faccendieri, burocrazia, pubblica amministrazione
editore: Abele
pubblicato: 2017-02-01T23:00:00+00:00


Commercialista: «Ognuno è onesto pubblicamente, ma preso a quattr’occhi… Ma bisogna andarci piano, procedere per sondaggi».

Totò: «Ci vorrebbe una sonda…».

Commercialista: «Ma la sonda sono i quattrini».

Visto che piove, Totò presterà un impermeabile a Fabrizi, se questi dimentica di restituirlo, dimostrando così la sua disponibilità, si potrà passare ad altri, più consistenti regali in denaro.

Nel 2011 il commercialista applica la medesima strategia. Dapprima avvicina gli ispettori, chiedendo consigli sulla verifica in atto, quindi fa una prima avance offrendo una busta con un regalino, due sterline d’oro da 250 euro, anticipo «per un’eventuale futura collaborazione». Quando le monete gli sono restituite il commercialista fraintende, ritenendo inconcepibile un rifiuto interpreta il gesto come una mossa negoziale per ottenere di più. Allora si fa avanti con un pacchetto contenente una guida di ristoranti e scatola di cioccolatini, farciti però con una mazzetta da 10mila euro. Soltanto a questo punto i due funzionari, che si dimostrano incorruttibili proprio come Aldo Fabrizi nel film, fanno scattare la denuncia9. Forse, se il commercialista avesse guardato con attenzione I tartassati, si sarebbe risparmiato questo finale.

In altri casi invece la tecnica del “regalino” ha facile presa: regali – viaggi vacanze, soldi, una lavatrice, le prestazioni di una escort – erano considerati “gesti gentili” da funzionari e dirigenti dell’agenzia siciliana dei Monopoli di Stato, che in cambio assicuravano licenze per tabacchi, sale bingo e agenzie di scommesse10. In un colloquio intercettato al ristorante, mentre l’imprenditore Michele Spina chiede di ritardare pagamenti dovuti ai Monopoli, il dirigente replica: «Vogliamo vedere se il signor Spina, quando diventa miliardario, si ricorda ancora di noi». «Sino ad oggi mi sono ricordato sempre di voi», è la replica dell’impresario11.

Come vedremo in questo capitolo, nonostante alcuni incerti del mestiere, diversi fattori possono indurre una sorta di “effetto valanga” nella pratica della corruzione. Le forti discrepanze nella pratica della corruzione in Paesi che hanno leggi, organizzazione del sistema giudiziario e livelli di sviluppo economico simili – la figura 3.8 mostra il caso dei Paesi dell’Unione Europea – si spiegano anche come prodotto della progressiva affermazione di meccanismi interni di regolazione della corruzione: la conoscenza delle “regole del gioco” e il formarsi di aspettative e conoscenze da parte dei suoi protagonisti.

Questo processo può svilupparsi anche su scala ridotta, all’interno di singole organizzazioni pubbliche. Accade così che una sede dell’Agenzia delle entrate o un Ufficio lavori pubblici di un’amministrazione comunale diventino terreno di una corruzione capillare e ineluttabile, alla quale tutti partecipano, mentre altre sedi o uffici ne rimangono immuni, nonostante vi lavori personale selezionato con analoghi criteri, soggetto alle stesse regole e ai medesimi tipi di controllo12.



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