Atlante delle isole remote by Judith Schalansky

Atlante delle isole remote by Judith Schalansky

autore:Judith Schalansky [Schalansky, Judith]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bompiani
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Fangataufa Arcipelago delle isole Tuamoto (Polinesia Francese)

22° 15' S

138° 45' O

INGLESE antico Cockburn Island

5 km2 | disabitata

Le colonie sono state ripartite, due guerre mondiali sono state vinte. Per diventare una grande potenza bisogna avere le bombe. La quarta potenza vincitrice vuole essere al pari dell’avversario e, con le armi atomiche, farsi valere a livello mondiale, intimorire e dimostrare grandezza. Nel Sahara esplodono le prime bombe atomiche francesi. Quando l’Algeria e i suoi deserti diventano indipendenti, è necessario trovare un altro posto per la force de frappe. Inizialmente si pensa al solitario atollo di Clipperton, all’arcipelago delle Kerguelen battuto dal vento e infine, per quel terribile progetto, la scelta cade su un posto pittoresco: le due lagune di Tuamoto, distanti dagli occhi del mondo, Moruroa e Fangataufa, due atolli disabitati dove la natura è incontaminata e lussureggiante. // Quando i francesi arrivano a Fangataufa, per rendere la laguna accessibile alle navi fanno saltare un passaggio a nord nell’anello di terra e distribuiscono agli abitanti degli atolli vicini maschere di protezione e occhiali da sole. // Il 24 agosto 1968 è tutto pronto per il grande test: la detonazione della prima bomba all’idrogeno francese; è la più grande che sia mai stata esplosa e ha una forza di 2,6 megaton: da cento a mille volte più violenta di una bomba atomica. Un pallone aerostatico s’innalza con la bomba di tre tonnellate fino a 520 metri di altezza. Qualcuno pronuncia il nome in codice di questa operazione: Canopus, come la seconda stella più luminosa nel cielo notturno che si trova talmente a sud da non essere visibile dalla Francia; proprio come l’esplosione di questa bomba alle 19,30, ora di Parigi. In cielo si alza una nuvola gigantesca con una coda affusolata di vapore acqueo. L’onda d’urto si sposta verso l’esterno, getta la sua ombra circolare sulla laguna, sull’atollo, sul mare e spinge l’oceano contro l’orizzonte con un’onda di maremoto. // Dopo non c’è più niente. Niente case, niente impianti, niente alberi, niente di niente. L’intera isola viene evacuata a causa della contaminazione radioattiva. Per sei anni nessuno potrà più andare a Fangataufa.



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