Breve storia di due amiche per sempre by Francesca Del Rosso

Breve storia di due amiche per sempre by Francesca Del Rosso

autore:Francesca Del Rosso [Del Rosso, Francesca]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852076015
editore: Mondadori
pubblicato: 2016-10-04T16:00:00+00:00


10

Il capitolo Clara non è stato toccato per oltre quindici giorni, fino a quando Giorgio è rincasato raggiante, con la sacca del tennis a tracolla e la voce squillante delle grandi occasioni.

«Abbiamo programmi per l’ultimo weekend del mese?»

«Non credo, perché?»

«Edoardo ci ha invitati a fare quella famosa gita in barca. Si parte il venerdì dal porto di La Spezia e si torna la domenica pomeriggio. Ci saranno anche Marco e Lucia. Sono simpatici, dài! Che ne dici?»

Sono perplessa.

Due giorni con Clara, suo marito e due semi conoscenti. Ho paura, ma sono anche molto curiosa.

Per due settimane ho ripreso la mia vita da dove l’avevo lasciata, come se quella cena al Guerrini fosse stata un’esplosione di emozioni confinata in quattro ore e poi sparita sotto lo scroscio della doccia bollente.

Rimango ancora in silenzio, Giorgio si avvicina e mi schiocca un bacio sul collo: «Dài Tessa, ci divertiamo! Posto nuovo, gente nuova, vita nuova».

Non la volevo una vita nuova, mi andava bene quella che avevo.

«Okay.»

Evito il suo sguardo riconoscente e mi concentro sulla terra del vasetto di basilico appeso fuori in balcone. Mentre verso con calma un po’ d’acqua alla povera piantina sofferente, archivio il pensiero in modo forzato e subito mi viene in mente Emanuele.

Ormai è grande e potrei quasi decidermi a lasciargli la casa. So che è un bravo ragazzo ma è comunque un adolescente, ed è maschio. E poi gli amici, tutti scatenati e con la cresta. E se penso a cosa ho combinato io alla sua età, mi vengono i brividi. Prove di murales in camera con esiti terribili e imbiancatura a spese mie, chiavi di casa perse in ogni angolo della città e feste non autorizzate appena i miei facevano un’uscita, di sera o di giorno. Spero che mio figlio abbia preso dal padre. Se chiedono a Giorgio un aneddoto di pazzia giovanile, racconta di quando, a sei anni, ha tagliato tutti i peli della coda del suo gatto persiano. È stato l’episodio più stravagante che ricorda, insieme al lancio di banane mature dal balcone del quarto piano quando aveva tredici anni.

Forse è venuto il momento di mettere alla prova Ema.

Quel weekend sarà una prova per tutti.

Quando siamo a tavola, spengo la televisione e comunico a mio figlio la notizia che attende da tempo.

«Io e tuo padre vogliamo fidarci di te. A scuola vai benino, potresti studiare di più, ma a noi importa che tu non abbia insufficienze. Quindi, visto che galleggi sul sei, abbiamo deciso di darti un po’ di responsabilità.»

«Cosa mi stai per dire mamma?» Sgrana gli occhi: «Mi comprate finalmente lo scooter?».

«Non esagerare con le pretese» interviene Giorgio mentre si infila un quintale di tagliatelle in bocca. «La moto arriverà ben dopo i diciotto anni, e solo se potrai permettertela.»

«Te la devi guadagnare» gli dico.

E pensare che Clara aveva preso la patente 125 di nascosto quando ancora non avevamo diciotto anni. Credo che i suoi genitori non l’abbiano mai saputo. L’avevo accompagnata a fare l’esame di pratica in Motorizzazione, dall’altra parte della città, e



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