Cento cuori dentro by Gio Evan

Cento cuori dentro by Gio Evan

autore:Gio Evan [Evan, Gio]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2020-04-27T22:00:00+00:00


FINE PRIMO TEMPO

INIZIO FINE DEL TEMPO

12

Niente panico, sorprenditi

Bongo è sul tetto, come sempre, immancabilmente coerente con se stesso. La sua pelle ha una rarissima abbronzatura: vegliando sempre sul tetto, da lui il sole passa prima. Bongo è il primo confidente del sole. Esistono persone che leggono le mani, chi i fondi di caffè, chi le carte. Bongo sa leggere il sole. È come se riuscisse a guardarlo negli occhi durante il suo mezzogiorno più severo, come se le rughe strizzate della fronte gli facessero da cappellino permettendogli di vedere dove noi, uomini senza cappello, non sappiamo arrivare. Lui conosce l’ora precisa, il minuto e il secondo dell’alba. Vale anche per il tramonto, ma Bongo, è più un appassionato di albe. Dice che è una questione di orario.

Ha una camicia hawaiana, sembra nuova, come l’ha avuta è un mistero, visto che lui, da quel tetto, non scende mai. Il sole lo bacia in piena fronte, ha gli occhi semichiusi come Shiva nei dipinti e un piatto appoggiato sulle ginocchia. Sorride alle poche nuvole di passaggio, poi mi sente. Non mi vede, non si gira verso me, ma sente che ci sono. E dice:

– Il vento. Il vento di nord-est porta sempre immense novità.

– Ciao, Bongo.

– Ho fatto più insalata di riso del solito. Mangi con me?

– Come se non sapessi già la risposta, eh?

– Tieni.

Mi guarda e sorride, poi mi dà le spalle per un momento e si rigira ancora, con un piatto di riso colmo. Come lo sapesse di doverne fare due di piatti, non lo so. O forse aveva solo molta fame.

– Grazie.

– Come va?

– Bruce ha appena litigato con me.

– Lo so!

– Te lo ha detto il vento del nord-est?

– Se ti dicessi sì, mi crederesti?

– Temo di sì.

Ed era vero. Io ci credevo, a Bongo. Il suo essere sempre al corrente di tutto, puntuale nell’intuito e chiaroveggente di ogni mossa, ogni giorno più distante dall’uomo, ogni giorno più vicino nei cuori. Era roba da matti, lo so, ma a me, sinceramente, le cose normali mi hanno sempre deluso.

– È per quella ragazza?

Indovina.

Io tergiverso.

– Be’… Sai quella storia che mi sono inventato…

– I cento cuori?

– Sì…

– Pensi che lei potrebbe essere uno dei tuoi cuori?

– È che sono arrivato a novantanove, capisci?

– Quindi lei sarebbe…

– Non lo so, Bongo, non lo so. Ma è giusto che almeno un poco lo pensi, no?

– È giusto. E anche Bruce lo capirà, alla fine.

– E io che devo fare, allora?

– Il vento soffia a nord-est. Così ha deciso. Non c’è niente da fare, oppure c’è tutto da fare. Dipende da come decidi di guardare la tua vita.

– Bongo, lo sai che mi spaventi quando parli così, vero? Cioè, te ne accorgi? Diamine! Sembri uno sciamano incarcerato sul tetto. Tu lo sai che io sono una persona normale, invece, lo sai, vero?

– Anche questo.

– “Anche questo” cosa?

– Essere una persona normale! Anche questo dipende da come decidi di vedere le cose.

– Mi ha lasciato il suo numero. Lei. Julia.

– Che bella cosa, Leon, che bella cosa.



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