Cercas Javier - 2001 - Il movente by Cercas Javier

autore:Cercas Javier
La lingua: ita
Format: mobi
Tags: Mystery & Detective, General, Fiction
ISBN: 9788882466909
editore: Guanda
pubblicato: 1999-12-31T23:00:00+00:00

6.

Il giorno in cui si sentì pronto ad affrontare il vecchio, si alzò, come sempre, alle otto in punto. Fece una doccia gelata e si recò al supermercato, ma il vecchio non c'era. Giron-zolò nel reparto del a frutta, guardando le arance, le pere, i limoni ammucchiati in ceste di vimini. Chiese alla commessa quando sarebbero arrivate le fragole quel 'anno. E a quel punto vide il vecchio. Mentre la risposta spirava sul e labbra del a commessa, Alvaro si precipitò dietro il vicino, che si stava già dirigendo verso la cassa. Uscendo, gli aprì la porta, cedendogli il passo. Si incol ò al suo fianco nel tragitto di ritorno. Parlò del tempo, di quanto erano sporche le scale, dei troppi venditori a domicilio che imperversa-vano nel condominio; nel a speranza di ottenere la sua complicità, fece qualche battuta 58

maliziosa sul a portinaia. L'uomo anziano lo squadrò con occhi di cristallo freddo ed elogiò la portinaia, che lo aiutava nel e faccende domestiche; inoltre, secondo lui le loro 16

scale erano le più pulite del circondario. Arrivati al portone, Alvaro cambiò argomento. Parlò del computer che si era comprato; lo utilizzava soprattutto per giocare a scacchi.

«So che non sta bene dirlo, ma per la veri-tà sono un giocatore superiore alla media» disse Alvaro, fingendo una petulanza spoc-chiosa.

Sul volto del vecchio comparve un sorriso sprezzante.

«Ma non mi dica!» ribatté sarcastico.

Alvaro elencò brevemente, ricorrendo al linguaggio più tecnico e appropriato di cui disponeva, alcune del e sue vittorie, sciorinò certe varianti che al momento opportuno non aveva messo in atto e affermò che il suo computer disponeva di sette livel i di gioco e solo a partire dal quinto cominciava a creargli qualche difficoltà. Meno sorpreso che irri-tato per la vanità del vicino, il vecchio ammise che anche lui giocava a scacchi. Alvaro manifestò tutto il suo entusiasmo. Al a fine si

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diedero appuntamento per l'indomani a casa del vecchio Montero.

Richiudendo la porta di casa, Alvaro si sentì al contempo soddisfatto e preoccupato.

Soddisfatto perché aveva finalmente raggiunto l'obiettivo di accedere alla casa del vecchio e poteva contare sul a possibilità di entrare in confidenza con lui; preoccupato perché forse si era spinto troppo in là, temeva di essersi mostrato eccessivamente sicuro di se stesso, esagerando le proprie capacità, e questo avrebbe potuto mettere in pericolo l'intera operazione, in previsione del fatto che il vecchio Montero si sarebbe dimostrato un giocatore di gran lunga più esperto di lui e, se lo avesse battuto facilmente, ci avrebbe fatto la figura del fanfarone, non solo gettando via così l'ingente quantità di tempo investito nel o studio degli scacchi, ma anche vedendo praticamente svanire la speranza di instaurare un qualche rapporto con il vecchio, mettendo in pericolo addirittura la possibilità di finire il romanzo.Angosciato dal timore del fallimento, si mise a ripassare le aperture che conosceva a memoria. A quel punto suonarono alla porta.

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Sospettando che fosse la portinaia, non si alzò neppure dalla poltrona. Dieci minuti dopo il campanel o continuava a suonare. Andò ad aprire infuriato senza sbirciare dallo spioncino.

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