Chaos by Lauren Oliver

autore:Lauren Oliver [Oliver, Lauren]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Juvenile Fiction, General
ISBN: 9788858508398
Google: cYplm9nD1fcC
editore: EDIZIONI PIEMME
pubblicato: 2013-03-04T23:00:00+00:00

Prima

Restiamo quattro giorni al primo accampamento. La sera della vigilia della nostra partenza, Raven mi prende in disparte.

«È ora» mi dice.

Sono ancora arrabbiata con lei per quello che mi ha detto alle tagliole, anche se la rabbia è stata rimpiazzata da un risentimento sordo e pulsante. Per tutto questo tempo ha saputo ogni cosa di me. Mi sento come se avesse allungato una mano al mio interno, fino a un punto profondo, e avesse rotto qualcosa.

«Ora di far che?» le chiedo.

Dietro di me, il fuoco da campo arde sommesso. Blu e Sarah e alcuni degli altri si sono addormentati all’aperto, in un groviglio di coperte, capelli e gambe. Hanno cominciato a dormire così spesso, come fossero un collage umano: li tiene al caldo. Lu e Nonno stanno chiacchierando a bassa voce. Nonno sta masticando un po’ dell’ultimo tabacco che gli resta, di tanto in tanto sputa nel fuoco e provoca uno scoppio di fiamme verdi. Gli altri devono essere andati in tenda.

Raven mi accenna a malapena un sorriso. «È ora che ti fai curare.»

Mi balza il cuore in petto. La notte è di un freddo pungente e respirare profondamente mi fa male ai polmoni. Raven mi conduce lontano dal campo, un centinaio di metri lungo il corso del fiume, fino a un tratto di sponda ampio e piatto. È qui che ogni mattino rompiamo lo spesso strato di ghiaccio per prendere l’acqua.

Bram si trova già lì. Ha preparato un altro falò. Ha fiamme alte e calde e quando arriviamo a cinque metri di distanza mi bruciano già gli occhi per la polvere e il fumo. La legna è sistemata a formare una piramide e, sulla punta, si stanno allungando verso il cielo fiamme azzurre e bianche. Il fumo è una gomma da cancellare che sbava le stelle sopra di noi.

«È tutto pronto?» domanda Raven.

«Ci siamo quasi» risponde Bram. «Cinque minuti.» È accovacciato accanto a un secchio di legno deformato, inserito tra alcuni ciocchi ai margini del falò. L’avrà inzuppato d’acqua in modo che non prenda fuoco. La vicinanza delle fiamme farà bollire l’acqua nel secchio. Gli vedo estrarre un piccolo strumento sottile da una sacca ai propri piedi. Sembrerebbe un cacciavite con un sottile manico tondo, ma ha una punta aguzza e scintillante. Lo lascia cadere nel secchio, con il manico all’ingiù, poi si alza in piedi, osservandolo mentre la punta del manico di plastica fa delle lente giravolte nell’acqua che sobbolle.

Mi sento male. Guardo Raven, ma lei sta fissando il falò, con espressione illeggibile.

«Ecco.» Bram si allontana dal fuoco e mi mette tra le mani una bottiglia di whisky. «Sarà meglio che tu beva un po’ di questo.»

Odio il sapore del whisky, ma svito comunque il tappo della bottiglia, chiudo gli occhi e ne prendo un gran sorso. Scendendo, l’alcol mi brucia la gola e devo combattere l’impulso di vomitare. Ma, cinque secondi dopo, un calore s’irradia nel mio stomaco, addormentandomi la gola e la bocca e rendendo insensibile la lingua, rendendomi più facile prendere un secondo sorso, e un terzo.

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