Che animale sei? by Paola Mastrocola

Che animale sei? by Paola Mastrocola

autore:Paola Mastrocola [Mastrocola, Paola]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


CAPITOLO QUINDICESIMO

Quando scese dal taxi, una squadra di struzzi si avv v entò

su di lei bloccandola al suolo: erano i Policemen de d lla

zzl che, ingaggiati da madame Gru, l'avevano pedinat a a

fin lì. La riportarono a casa. Quella notte la chius u ero

a chiave in camera da letto e al mattino due struzzi z

armati la scortarono a fare colazione in terrazza.

« Provati ancora a scappare e ti taglieremo le zampe p »

disse pacatamente madame Gru, sorbendosi la sua tazz z a di

caffelatte con grani di riso. « Tanto, corte come le l ha,

non le cambierebbe un granché, vero, Fenny? »

Fenny si stava inalando un intero thermos di coffee nella narice sinistra del becco. Una goccia gli andò d per

disgrazia sulla sciarpa fucsia e lui ebbe un inizio o di

convulsioni.

Lo lasciarono che si torceva sul pavimento in cotto o

toscano della terrazza, davanti ai due struzzi impal a ati

che facevano gli struzzi, cioè finta di niente.

Madame Gru si portò via gli struzzi imbalsamati e ch c iamò

l'autista Smitz, che caricò la povera anatra

recalcitrante sul sedile posteriore, quasi impiccand n ola

alla cintura di sicurezza, e tutti insieme partirono n

alla volta di Exclusivitz Street, la strada dei nego g zi

esclusivi.

Entrarono da « Armanitz - Trendy for you ».

Per fortuna, pensò l'anatra guardandosi intorno, qui u non

ci sono vestiti. In effetti era tutto un susseguirsi s di

specchi, tavoli e poltrone in stile barocco, grandi i

tappeti, quadri e mannequin di donne nude, ma di ves e titi

nemmeno l'ombra. Venne loro incontro un giovine bion o do

vestito di verde pisello, scarpe comprese, che doman a dò

se volevano per caso vedere un abito. Glielo domandò d con

la bocca stretta a cuore, le mani strette al petto,

, una

gamba leggermente accavallata sull'altra e una

strepitosa erre moscia.

« E dove sarebbero "sti vestiti? » chiese l'anatra a voce altissima.

Madame Gru divenne paonazza di rabbia e le tappò il l

becco all'istante, sussurrandole all'orecchio: ma se s i

impazzita? Non sai che non fa chic esporre i vestiti t ?

Non siamo mica al supermarket... Poi, rivolta al

giovine, disse che sì, avrebbero gradito vedere un vestitino per la ragazza.

« Quale ragazza? » chiese il giovine commesso. « Scu c sate

madame, ma io non vedo nessuno. »

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Paola Mastrocola. CHE ANIMALE SEI

« Se abbassa lo sguardo, la vede. »

Lui si chinò fino a terra e finalmente la vide.

«Non so se abbiamo la taglia...» balbettò disgustato t dal

mostriciattolo giallo che aveva davanti.

Lei si sentì un dolorino all'imboccatura del becco,

, ma

fece l'aria indifferente. Per sembrare il più

indifferente possibile, buttò l'occhio con maggiore e

attenzione sul giovine biondo e notò che non erano scarpe color pisello quelle che gli uscivano dai

pantaloni, bensì un delizioso paio di stivaletti in n

pelle a squame.

« Che animale è? » domandò curiosa, indicandogli lo o

stivale.

«Ramarro» rispose il giovine, con un tripudio di err r e,

tutte verdi.

L'anatra pensò intensamente al ramarro, alla vita ma m gari

meravigliosa che egli aveva dovuto abbandonare per divenire lo stivaletto di quell'essere armanitzato.

. Indi

fu presa da uno spasmodico bisogno di uscire, e uscì c .

Fu immediatamente ripescata per le piume dagli



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