Come cambiare la propria vita (sfruttando il potere segreto del cervello) by David DiSalvo

Come cambiare la propria vita (sfruttando il potere segreto del cervello) by David DiSalvo

autore:David DiSalvo [DiSalvo, David]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Science, General, Life Sciences, Neuroscience, Self-Help, Personal Growth
ISBN: 9788833928982
Google: g87xnAAACAAJ
editore: Bollati Boringhieri
pubblicato: 2017-10-15T13:48:44+00:00


17. Fatti valere

Per conoscersi meglio bisogna affermarsi di più.

Albert Camus

Un cervello equilibrato, che non salti da un estremo all’altro, all’esterno manifesta una certa serie di caratteristiche. Una di queste è l’assertività. Come molti altri strumenti per cambiare il cervello, l’assertività è un’abilità che va appresa. Se è possibile che ad alcuni venga più naturale che ad altri, è comunque una tendenza meno naturale rispetto ad altre due inclinazioni comunemente espresse: aggressività e passività.

Nel libro Managing Your Mind, gli psicologi Gillian Butler e Tony Hope spiegano che le qualità assertive forniscono un equilibrio importante sotto tre aspetti:20

1. Equilibrio tra passività e aggressività.

2. Equilibrio tra se stessi e gli altri.

3. Equilibrio tra riflessione e azione.

La chiave di tutto è la parola «equilibrio», perché in tutti i casi sopra menzionati l’assertività non sostituisce del tutto l’una o l’altra posizione, bensì le fonde in maniera proporzionale alla situazione. Per esempio, assertività non vuol dire riflettere invece di reagire, ma consiste in una via di mezzo, così che la reazione dell’individuo non sia slegata dalla riflessione. Non consiste nell’agire nell’esclusivo interesse della propria persona a spese degli altri, ma nel raggiungere un compromesso fra il proprio diritto ad avere sentimenti e opinioni e l’analogo diritto posseduto dagli altri.

Il problema delle posizioni estreme non equilibrate è che incoraggiano solo un tipo di comportamento o un unico tipo di soluzioni ai problemi. Per dirla con le parole di Butler e Hope: «Sia i despoti che gli zerbini sono dominati dal controllo: gli uni sentono il bisogno di controllare, gli altri quello di essere controllati». Gli estremi sono il prodotto di una rigidità di pensiero e una volta rappresentati nel nostro comportamento, a loro volta rafforzano la rigidezza.

L’assertività, d’altro canto, genera flessibilità. «L’atteggiamento assertivo apre diverse strade percorribili e produce un adattamento più soddisfacente» scrivono Butler e Hope. Con una forma mentis improntata all’assertività si è più consapevoli che i nostri bisogni, le nostre esigenze e i nostri sentimenti non contano né più né meno di quelli degli altri, ma che sono altrettanto importanti.

Butler e Hope offrono come modello un utile elenco di «Diritti assertivi»:

– Io ho il diritto di…

– Dire «Non lo so».

– Dire «No».

– Avere un’opinione ed esprimerla.

– Provare sentimenti ed esprimerli.

– Fare le mie scelte e affrontarne le conseguenze.

– Cambiare idea.

– Scegliere come passare il mio tempo.

– Commettere errori.

In definitiva, questo elenco di «Diritti assertivi» è l’espressione della libertà di essere se stessi, e serve inoltre a ricordare che anche gli altri godono della stessa libertà.

PCC: Ragionare in maniera troppo rigida impedisce l’adattamento; la flessibilità mentale, invece, lo favorisce. Per sfruttare al meglio le capacità adattive del nostro cervello dobbiamo trovare il giusto mezzo – come per esempio un atteggiamento di assertività – apprendendo le abilità necessarie per evitare gli estremi sia a livello cognitivo, sia a livello comportamentale.



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