Complotto in riva d'Arno by Riccardo Parigi

Complotto in riva d'Arno by Riccardo Parigi

autore:Riccardo Parigi [Parigi, Riccardo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: prog
editore: Fanucci
pubblicato: 2016-07-10T22:00:00+00:00


9. Passato prossimo. Firenze, lunedì 10 ottobre 1904

Il dottor Salerno era un uomo dalla stazza imponente che tuttavia non dimostrava i suoi cento e passa chili, bene avvolti in una elegante giacca di lana inglese e in un soprabito color antracite. Il volto ampio, dal colorito acceso, gli occhi grigi, attenti e profondi, gli spessi favoriti, curatissimi, comunicavano una sensazione di confortante autorevolezza.

«Non vogliamo farle perdere tempo, dottore,» esordì Bellandi «ma avremmo bisogno di alcuni consigli e informazioni per un'indagine delicata.»

«Si tratta del farmaco che mi hai prescritto, Antonio. L'SA7. Il commissario vorrebbe sapere cos'è la sezione aurea, che caratteristiche ha questo medicinale e da chi è stato scoperto.»

Il dottore, che si era accomodato in una delle poltrone di cuoio dell'ufficio, fissò tranquillo i due poliziotti e sorrise. «Il farmaco me l'ha proposto un mio vecchio e capacissimo collega, Gino Luisi, che purtroppo è morto pochi giorni fa: aveva quasi novant'anni. Mi ha detto che si trattava di un prodotto antico, estratto, se non ricordo male, già durante il Rinascimento, da una pianta proveniente dall'Africa.» Il dottore fece una pausa, esplose due possenti colpi di tosse, poi riattaccò: «Scusate, ma l'influenza è in agguato. Allora, dicevo di Luisi. Mi ha consigliato questa sostanza, l'aveva provata con ottimi risultati su molti pazienti affetti da epilessia. Ho fatto le mie ricerche, mi sono convinto che valeva la pena di tentare e l'ho prescritta ad Alessandro. Direi che i risultati sono buoni, no?»

«Ma che c'entra la sezione aurea?» domandò Bellandi.

Salerno emise una leggera risata. «Mah, diciamo che scienza e leggenda si mescolano in questo caso. Luisi mi riferì che i fiori della pianta in questione hanno una struttura particolare: la disposizione dei petali obbedisce alla regola del numero aureo, a quella che, nei secoli passati, veniva definita la ‘divina proporzione'. I petali formano infatti una sorta di piccola campana imbutiforme a bocca pentagonale. E questo avrebbe attratto evidentemente qualche medico di apotheke, lo avrebbe forse indotto a tentare di ricavare un estratto dai semi di un vegetale così particolare... visto anche che piante della stessa famiglia sono state impiegate dagli aztechi per ottenere effetti allucinogeni. Ma non vi voglio tediare. Sulle credenze relative alla divina proporzione esiste una bibliografia sterminata, vi posso indicare qualche testo. Lo reperite certamente alla biblioteca Marucelliana o all'Istituto di Studi Superiori. Il nocciolo della questione però è un altro.»

«Quale?»

«La medicina ha fatto passi da gigante in questi decenni» spiegò Salerno. «Si tratta comunque, e lo sarà sempre, di una scienza empirica, che procede per tentativi, prove, errori, aggiustamenti. La sostanza dell'SA7 ora possiamo studiarla dal punto di vista chimico, e così abbiamo scoperto che ha efficaci effetti su alcuni aspetti del sistema neurologico. Ecco allora che io e i miei colleghi la testiamo su pazienti afflitti da fenomeni convulsivi. I risultati sono soddisfacenti e così ci regoliamo di conseguenza.»

Intervenne Nocentini: «Ma ci sono in giro altri medicinali legati alla sezione aurea? L'altra volta mi parlasti anche di un SA8?»

Salerno si strinse nelle spalle, e prima di rispondere trattenne a stento uno starnuto.



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